martedì 31 luglio 2012

Oblungo

Fino al giorno della presentazione ufficiale non ci sarà alcuna certezza, ma tutte le indiscrezioni vanno ormai in quella direzione, con tanto di foto e video che diventano sempre più numerose, quindi non dovrebbero esserci troppi dubbi sulle fattezze del prossimo iPhone, anche perché la data (confermata dalla fonti più autorevoli) sembra ormai fissata per il 12 settembre.
Al di là dei dettagli estetici su forma (simile all'attuale iPhone, che personalmente considero migliore di tutte le precedenti) e materiali (il metallo utilizzato sarà finalmente liquid-metal?), e al di là delle specifiche tecniche sulle quali c'è ancora molta confusione (e che non voglio trattare oggi) lo schermo allungato e il nuovo connettore dock saranno gli elementi portanti del nuovo melafonino, quelli che porteranno le novità visibili a tutti, quelli che porteranno a innumerevoli discussioni.

Partiamo dal display. Ho già detto in passato che lo schermo allungato mi convinceva poco: il fattore di forma differente costringerà gli sviluppatori ad un adattamento delle applicazioni, ma la larghezza invariata e la stessa densità di pixel non porteranno alcun beneficio in termine di leggibilità: semplicemente ci sarà qualche riga in più quando navigheremo per il web con display verticale (cioé nel modo tipico in cui si teine lo smartphone). Indubbiamente però si tratta di una scelta che porta alcuni vantaggi: lo schermo di ampie dimensioni avrà un effetto marketing di maggiore attrattiva sui potenziali clienti, ma la larghezza invariata non costringerà a manovre acrobatiche di mano e pollice per riuscire ad utilizzarlo con una sola mano... in questi giorni ho avuto modo di provare il nuovo Samsung Galaxy SIII di un amico, e la mia opinione personale è che un display così grosso sia troppo scomodo per un telefono, dispositivo che tipicamente si utilizza con una sola mano: probabilmente le intenzioni di Apple sono quelle di mantenere la maggiore usabilità possibile sull'iPhone, e andare ad occupare con il futuro iPad mini, ammesso e non concesso che questo prodotto vedrà mai la luce (anche se qualcuno già propone le custodie), quel segmento di mercato riservato a chi vuole un dispositivo con un display più grande, ma non così grande come i 10" dell'iPad (tra parentesi, operatori permettendo, con iOS6 sarà possibile videochiamare con Facetime anche su rete 3G quindi, entro certi limiti, l'iPad potrà essere usato anche con questa finalità).

Ma torniamo al probabile schermo del nuovo iPhone; la larghezza invariata, e il fatto che buona parte della lunghezza è guadagnata diminuendo lo spazio alle estremità, fa si che complessivamente il nuovo iPhone non "cresca" molto nemmeno in altezza (ad occhio e croce siamo sotto il centimetro) quindi l'impatto visivo non si discosta molto dall'attuale, e non si dovrebbe avere l'impressione di utilizzare qualcosa di "oblungo" (il condizionale è d'obbligo finché non si stringe il telefono tra le mani). Infine, se verrà confermata la risoluzione di 1152x640, gli sviluppatori non dovranno nemmeno preoccuparsi più di tanto di aggiornare velocemente le loro App: potranno girare esattamente come prima, visualizzate nello stesso modo, ma con due piccole bande nere ai lati. C'è solo da sperare che Apple non faccia di queste modifiche troppo frequentemente, altrimenti anche i dispositivi iOS cominceranno a soffrire della frammentazione tipica dei prodotti Android, da sempre citata come punto a sfavore di questo sistema (anche se in quel caso, quando si parla di frammentazione, si va ben al di là della risoluzione del display).
Passata la "paura" di un nuovo schermo, viene da chiedersi "come" questo nuovo spazio verrà utilizzato: se è evidente il vantaggio nella visualizzazione di filmati, ed è grossomodo indifferente nel caso di giochi (che al limite offriranno una visuale un po' più ampia), tutte le altre App dovranno riorganizzare i loro pannelli di strumenti per sfruttare il nuovo spazio... a meno che Apple non ne abbia previsto un utilizzo standard "di sistema" (possibilità remota ma non da escludere a priori).

Arriviamo quindi al dock. Anche di questo ho già parlato e in questo caso, a mio avviso, la situazione è meno "drammatica" di quello che potrebbe sembrare. Il connettore dock attuale è nato con il primo iPod, nel 2001, ed è nato con specifiche tecniche e dimensioni compatibili con le necessità di 11 anni fa. La miniaturizzazione dei dispositivi (sempre più sottili) e lo scenario tecnologico che in un decennio ha subìto non pochi cambiamenti, rende quasi d'obbligo un aggiornamento anche di questo componente. Probabilmente Apple fornirà un adattatore (vista l'enorme quantità di accessori sul mercato) ma prima o poi era lecito aspettarsi un cambiamento, e dopo 11 anni credo che non ci si possa lamentare più di tanto. Certo, ci sarà sempre il caso di chi ha appena speso centinaia di euro in accessori e non vuole usare un adattatore (probabilmente antiestetico) ma questo accade ogni volta che c'è un cambio e non è immaginabile che i cambiamenti cessino per mantenere una retrocompatibilità infinita: il punto di svolta c'è sempre, in ogni settore, a maggior ragione nell'informatica.

Alla luce di tutto ciò, cosa succederà al resto della linea? L'iPod Touch, che ha già saltato un giro di aggiornamento delle specifiche, è probabile che venga aggiornato con un modello in tutto e per tutto simile al nuovo iPhone, ma anche gli altri iPod (che non vedono aggiornamenti da lungo tempo) dovranno quantomeno essere dotati del nuovo connettore dock, il che ci lascia immaginare che a breve termine, e quindi prima che inizi la corsa agli acquisti natalizi, tutta la lineup di Apple venga aggiornata con prodotti nuovi.

Parallelamente ci sarebbe poi da considerare l'iPad. Si è parlato più volte dell'idea che Apple volesse introdurre in autunno una revisione del nuovo iPad introducendo un modello più sottile, con schermo IGZO, e con una sola lampada di retroilluminazione: facendo 2+2 con la necessità di aggiornare il connettore dock, ecco che l'idea (inconsueta per Apple, ma legata ad una transizione molto specifica) potrebbe diventare realtà. L'altra possibilità è che Apple sfrutti il periodo natalizo per vendere comunque l'iPad con il vecchio connettore (il periodo delle festa sarebbe comunque buono per le vendite), affiancandogli a sostegno il fantomatico modello da 7,85", già dotato dei tutte le novità del caso; questa possibilità però farebbe crollare le vendite nei primi tre mesi del 2013 visto che l'attesa per il modello successivo (storicamente atteso in primavera) sarebbe amplificata dagli attesi stravolgimenti del connettore.

Come ultima cosa torniamo all'iPhone per parlare della batteria. Inutile nasconderlo: se si usa l'iPhone nel pieno delle sue possibilità (sincronizzazione su iCloud, notifiche push, mail e navigazione web, social network o giochini vari, eventuali servizi di localizzazione, e ovviamente qualche telefonata) ogni notte è indispensabile mettere il melafonino in carica per averlo al 100% il mattino successivo. Lo spazio maggiore del prossimo iPhone potrebbe dare un piccolo aiuto anche in tal senso, con una batteria più grande in grado di dare un pizzico di autonomia in più, anche se dubito che si riesca ad ottenere più di tanto perché, di contro, ci si troverebbe anche con un iPhone più sottile, in ogni caso, se lo si usa per molte cose, la batteria di consuma: gli unici casi in cui una carica mi dura anche per cinque giorni è quando sono all'estero (no traffico dati 3G) senza reti WiFi (nessun utilizzo di mail, navigazione web e quant'altro) e non ho nemmeno tempo per giocare o per fare altro...

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