lunedì 13 febbraio 2012

Sfida sui grandi numeri

Si fa un gran parlare della diffusione di iOS ed Android e si fa spesso una gran confusione di dati perché chi li annuncia non ha ben chiaro (o non vuol far capire) se si parla di dispositivi totali o di dispositi venduti negli ultimi tre mesi, senza contare che spesso vengono fatti paragoni confrontanto solo gli smartphone, mentre la realtà di iOS si spinge anche su iPod Touch e iPad.

Sappiamo tutti che vengono venduti molti più cellulari Android rispetto agli iPhone (anche se il trimestre natalizio ha visto numeri quasi pari, se non leggermente favorevoli all'iPhone in certi ambiti), ma proviamo a mettere un po' d'ordine in questi numeri partendo dai totali.

Google ha annunciato circa un mese fa il traguardo di 250 milioni di dispositi Android attivati, che in stragrande maggioranza sono smartphone. Per Apple, dati trimestrali alla mano (quindi aggiungendo i dati dell'ultimo trimestre 2011 ai totali dell'analisi quinquennale) possiamo contare 180 milioni di iPhone, 55 milioni di iPad, e (stimati) 70-80 milioni di iPod Touch.
Dai totali possiamo notare che iOS è in vantaggio, anche se il numero di iPhone venduti è sicuramente inferiore a quello degli smartphone Android. Fin qui però abbiamo parlato di vendite e attivazioni, ma non di dispositivi realmente utilizzati...

Personalmente credo che la percentuale dei dispositivi "attivi" (e quindi gli utenti effettivi) sia ancora più favorevole ad iOS, e vado a spiegare perché mi sono fatto questa idea partendo proprio dagli smartphone. Gli utenti iPhone che hanno cambiato il loro telefono con un modello nuovo (facendo quindi incrementare le vendite senza di fatto ampliare la diffusione del sistema) sono presumibilmente quelli che avevano il primo modello (quello solo Edge) o il 3G (che non è supportato da iOS5) cioé circa 25 milioni di persone, il 14% delle vendite totali di iPhone. E' vero che sicuramente anche qualcuno che aveva il 3GS si è comprato il 4S, ma conoco anche molti che usano ancora il 3G o addirittura il modello Edge; in ogni caso, possiamo anche supporre che ci sia più ricambio e arrivare fino al 25% delle vendite. Sull'iPad però il ricambio è pari a zero o quasi (visto che non sono nemmeno passati due anni dal lancio del primo modello) e anche sull'iPod Touch è presumibile che sia molto più basso: complessivamente possiamo immaginare che ci siano 250 milioni di dispositivi iOS attivi, ma se anche volessimo essere meno generosi con Apple potremmo scendere a 200 milioni immaginando che ci sia stato un maggiore ricambio.

Passiamo ad Android; ho già raccontato che la mia esperienza con il Galaxy S non è molto positiva, e parte delle mie perplessità nasce dal fatto che un telefono che è stato lanciato in concomitanza cone l'iPhone 4, sia "relegato" alla versione 2.3.3 di Android. Recentemente Motorola (per voce di Christy Wyatt) ha dichiarato che i produttori di telefonia faticano a rilasciare con solerzia gli aggiornamenti di sistema per i loro telefoni, faticano perché Google rilascia un "sorgente base" ma poi ogni modello sul mercato è differente, differente come processore, come schermo, e quant'altro... anche all'interno della stessa casa: a volte lo sforzo richiesto non è tale da giustificare l'investimento per cui gli aggiornamenti non arrivano (come nel caso, non isolato, del Galaxy S) e all'azienda conviene vendere un nuovo telefono, anche a prezzo basso (e quindi con poco margine di guadagno) piuttosto che aggiornarne uno vecchio... anche perché i produttori di telefoni fanno cassa vendendo hardware, a differenza del modello di Apple che prevede un ecosistema in cui un ruolo importante lo svolge anche l'AppStore. Questa situazione (mancanza di aggiornamenti e prezzo di acquisto inferiore) fa si che, a mio avviso, nel mondo Android ci sia un maggiore ricambio di telefoni, e quindi che gli utenti attivi siano significativamente meno dei 250 milioni di dispositivi Android attivati... ma anche immaginando che ci sia un ricambio solo del 20% (inverosimilmente inferiore a quello che abbiamo supposto per iOS) arriveremmo sempre a quota 200 milioni, e quindi faremmo pari e patta con iOS. Più realisticamente, a mio avviso, Android è ben al disotto di questa cifra... e potrebbe essere dietro iOS anche a livello di smpartphone (almeno per ora, perché il trend di crescita è comunque più elevato)

Questa mia tesi (cioé che iOS non sia veramente in minoranza, o perlomeno non nei termini in cui alcuni cercano di far passare) è supportata da almeno due dati di fatto: iOS sul web fa più traffico di Android, il che significa che è più usato. Anche supponendo che l'iPhone 4S generi più traffico (vuoi per Siri, vuoi per iCloud e relativo PhotoStreaming, vuoi per altri motivi) siamo comunque molto distanti... troppo distanti... o gli utenti attivi che utilizzano Android sono meno, oppure hanno comprato un smartphone touch perchè fa tendenza ma poi, in realtà, lo usano con un normale telefono, sminuendo di fatto il ruolo di Android nell'utilizzo come smartphone. L'altro dato riguarda gli abbonati USA: i dati dell'ultimo trimestre di AT&T ci dicono che, su 9,4 milioni di nuove attivazioni, ben 7,7 riguardano iPhone (circa l'80%)... e a memoria non mi pare di ricordare che in passato l'iPhone sia mai stato in minoranza. Numeri meno spinti ma con la medesima tendenza anche per Verizon che conta il 55% di iPhone nei 7.7 milioni di nuovi abbonati. I dati su Spring (operatore che si è aggiunto al lancio dell'iPhone 4S, quindi solo nell'ultimo trimestre del 2011) non sono molto chiari: si parla di 1,8 milioni di utenti iPhone, il 40% dei quali sono nuovi utenti (gli altri erano già abbonati che hanno cambiato telefono). Considerando che nell'ultimo trimestre Spring ha conquistato 1,6 milioni di nuovi utenti, estrapolando i dati si ricaverebbe che il 45% di questi nuovi utenti sono stati conquistati grazie all'iPhone, ma molti dei precedenti abbonati (oltre un milione) hanno cambiato telefono scegliendo l'iPhone non appena questo si è reso disponibile nell'offerta di Spring.

Volendo ci sarebbero anche i dati sui guadagni derivati dalle App, più elevati quando parliamo di iOS, ma qui entrano in gioco anche le diverse abitudini di utenti e sviluppatori, per non parlare del fatto che gli store sono in rapida evoluzione, anche se mi fa un po' strano sentir parlare del numero di applicazioni in senso assoluto, visto che nel conteggio delle applicazioni Android rientrano anche i temi del desktop e gli sfondi animati della scrivania (e non dico nulla sulle migliaia di widget dell'orologio).

Non manca, infine, un po' di esperienza quotidiana: settimana scorsa ero al ristorante, un piccolo ma ottimo ristorantino poco lontano dal centro di Milano. C'erano solo una decina di persone a pranzo: io e mia moglie con due iPhone, il tavolo di fianco al nostro con altri due ragazzi e due iPhone (4 o 4S) appoggiati sul tavolo, una ragazza poco più in là con un iPad bianco, un signore dall'altra parte con un altro iPhone, un'altra coppia che non aveva nulla di visibile, e infine un ragazzo che giocava con un Galaxy. Il proprietario del ristorante aveva un iPhone che gli ho visto usare più volte, un Blackberry col quale rispondeva alle mail per gestire le prenotazioni, e un iPad appoggiato al bancone. Certo, 10 persone non fanno statistica sul mezzo miliardo di device che abbiamo conteggiato sopra, ma di situazioni di questo tipo ne potrei raccontare diverse, e i dispositivi iOS li ho sempre visti in maggioranza... sarà un caso?

Nessun commento:

Posta un commento