venerdì 27 maggio 2011

Un'altro mattoncino

Qualche giorno fa parlavo dell'eventualità che Apple, a tempo debito, potesse migrare tutte le sue macchine dall'attuale architettura x86 verso ARM.
Tra la varie motivazioni e i vantaggi che si potrebbero ottenere da questo cambio (che non sto a ripetere), c'era anche un dubbio più che legittimo, ovvero il forte legame che si è instaurato tra Apple ed Intel, legame testimoniato da molte collaborazioni tecnologiche e dalle dichiarazioni di Tom Kilroy; non è nemmeno un mistero che Intel avesse acquistato delle licenze per produrre processori con architettura ARM, sebbene abbia sempre dichiarato di avere bene in mente la strada da seguire, la sua strada, che non passa per architetture pensate da altri.
Come conciliare il tutto?
Quando Apple rilevò P.A.Semi nel 2008, la sua intenzione (più o meno dichiarata) era quella di acquisire il know-how per realizzare dei chip custom, processori ottimizzati per dare vita ai propri progetti: adottare delle comuni CPU presenti sul mercato e a disposizione di tutti, non consente di fare quel "qualcosa in più" indispensabile per distinguersi dalla concorrenza. L'anno scorso con il SoC Apple A4 si sono mossi i primi passi in questa direzione (sebbene fondamentalmente ci si basi su un'architettura nota, ARM Cortex A8, il che non è un male) e quest'anno il suo successore, l'Apple A5 (anch'esso basatio su ARM con specifiche Cortex A9), ha introdotto delle caratteristiche uniche sul comparto grafico che hanno dato all'iPad 2 un notevole sprint in più, non solo nei confronti del modello precedente, ma anche (e soprattutto) rispetto ai concorrenti.
Ora, per bocca di Stacy Smith, si viene a scoprire che Intel sarebbe disponibile mettere le proprie fabbriche a disposizione per la produzione di chip basati su architetture non-Intel, soprattutto (ovviamente) se a chiederlo sarebbe uno dei propri partner più importanti: Apple o Sony. Considerate le questioni giudiziarie in corso tra Apple e Samgung (attuale produttore dei SoC Apple A5), il pensiero vola subito verso la possibilità che sia Intel a produrre (su specifica Apple, e quindi architettura ARM) i processori dei prossimi device iOS... e una volta fatto il primo passo, si apre un interessante ventaglio di possibilità: pensate di unire le specifiche dei futuri ARM Cortex A15 con un comparto grafico ancora più potente di quello dell'attuale Apple A5, il tutto condito dall'esperienza di P.A.Semi in questa tipologia di arhitetture, e da quanto progettato attualmente da Apple in collaborazione con in Intel (che realizzerà il tutto)...
Non so voi ma a me questa cosa desta molta curiosità, così come desta curiosità la notizia secondo cui Apple starebbe già testando un MacBook Air con tecnologia ARM (ovviamente con un SoC Apple A5). Anche quando si vociferava di MacOSX per Intel giravano voci con largo anticipo su test condotti da Apple: chissà che la storia non si ripeta prima del previsto...

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