lunedì 17 gennaio 2011

Il furbo, i polli, e la mancata censura

-[Il furbo]. C'è un'applicazione sull'App Store che si chiama "Spionaggio telefonico (Phone Tracker SPY PRO)" ed è nella Top 25 già da diverso tempo... per la precisione, in questo momento è in sesta (6) posizione. L'applicazione serve per fare uno scherzo: ad un amico presente gli si dice "vuoi vedere che questa App mi dice dove sei inserendo il tuo numero di telefono?"... il vostro amico resterà incredulo vendendosi identificato nel luogo esatto in cui si trova, ma l'App in realtà ha localizzato la posizione del vostro iPhone, e il trucchetto funziona perché l'amico è lì con voi (infatti anche inserendo il numero di telefono di qualcun'altro che si trova altrove, risulterà anch'esso nella vostra stessa posizione)... almeno, questo è quello che mi immagino, visto che l'applicazione non l'ho certo comprata, ma sicuramente (al di là di eventuali questione "tecniche") la legge sulla privacy non consente certo di fare una cosa del genere (è vero che esiste il "Find my iPhone," ma quella è un'altra cosa...).
-[I polli]. Il problema è che la descrizione di suddetta applicazione non accenna minimamente al fatto che si tratti di uno scherzo: parla di non meglio precisati "metodi governativi" ora resi pubblici, e ci sono un sacco di persone (ma proprio tante...) che la comprano pensando che riesca davvero a identificare la posizione di qualsiasi cellulare. Ovviamente i commenti sono tutti del tono "truffatore ridammi i miei soldi", oppure "non funziona! mi dice solo la mia posizione"... ma non mancano chicche come "possibile che tutti i miei amici risultino nel mio stesso posto?" o, ancora, "L'ho comprata nonostante le recensioni negative, ed effettivamente non funziona"... per non parlare degli arrabbiati che parlano di truffa, ma nonostante ciò danno 4 o 5 stelle come votazione (non mi pare difficile scegliere il voto minimo, ma forse l'enfasi della recensione negativa gioca brutti scherzi).
-[La mancata censura]. La cosa più disdicevole di tutta questa storia è che Apple, al momento, non ha fatto nulla per contrastare la cosa; capisco che sia difficile controllare le descrizioni di centinaia di migliaia di applicazioni in chissà quante lingue, ma non si può permettere né che l'applicazione faccia cose diverse dalla descrizione, né tantomeno che la descrizione riporti delle funzioni che in realtà non possono essere svolte. L'applicazione (con buona pace di quelli che sono contrari alla censura) andrebbe come minimo eliminata dallo store, e si dovrebbero prendere le opportune precauzioni per far si che certe cose non accadano più. Riguardo l'eventuale restituzione del maltolto (fortunatamente solo 79 centesimi), non so quale possa essere l'eventuale procedura, ma iTunes prevede la segnalazione di problemi per ogni download... se ci siete cascati, perlomeno tentateci

Nessun commento:

Posta un commento