mercoledì 30 giugno 2010

Androidi, autodistruzione, salvataggio in corner, e ripartenza in contropiede

Ho già espresso più volte i miei dubbi su alcuni aspetti di Android, su alcune politiche di Google, e sul discorso della libertà di azione su un dispositivo dal target assolutamente "consumistico" come un cellulare. Mentre si avvicina il momento in cui gli Androidi domineranno il mondo, e già negli USA pare che in alcune statistiche l'iPhone sia indietro rispetto ad Android (il dubbio è lecito visto che ci sono stare alcune campagne tipo "compri un telefono e te ne regalo un'altro", quindi dire che si sono venduti più di Android che iPhone è quantomeno opinabile... senza contare che l'uscita di iPhone 4 ha dato un forte impulso al melafonino) pare che i miei dubbi siano, almeno in parte, leciti. Applicazioni sospette e kill-switch, tanto contestato ad Apple, che entra in azione (con tante grazie alla maggiore libertà di Android a dispetto dei contestati tentativi di controllo di Apple da remoto)... e siamo ancora agli inizi, perché la battaglia si preannuncia lunga...
Infatti dalla parte di Google, e contro la strada scelta da Apple, oltre al supporto di Flash integrato nella nuova versione di Android, c'è anche la recente semi-bocciatura dell'HTML5 da parte di Youtube (che, guardacaso, fa parte di Google...), che inoltre, per eventuali futuri sviluppi dello stantard HTML5 pare voler spingere maggiormente verso WebM (sempre di Google) piuttosto che su H.264. Le motivazioni addotte a questa scelta sono anche condivisibili, ma l'impressione è che si tratti solo dell'ennesima mossa di uno scontro a distanza...

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