lunedì 24 maggio 2010

Una dietro l'altra...

La scorsa settimana Google ha presentato, a raffica:
-WebM è un formato open source per i contenuti video sul web basato sul codec VP8, completamente esente dal pagamento di qualsiasi royalty, e pensato per essere utilizzato anche da tablet, smartphone e altri dispositivi a potenza "limitata". Al di là del fatto che si tratta dell'ennesimo riconoscimento del fatto che (almeno per il video su web) il formato flash non è la soluzione ideale, e che ci si sta muovendo verso altri lidi, e al di là del fatto che si tratta di un evidente sfida ad H.264, verrebbe da chiedersi come mai Google abbia tirato fuori un altro formato invece che "limitarsi" a supportare Theora, o partecipare ad altri progetti open source. Il motivo potrebbe essere prettamente "tecnico", visto che Theora si basa sul più vecchio VP3, mentre WebM si baserebbe su VP8, ma se ci basiamo su un questo dovremmo anche dire che Jason Garrett-Glaser (sviluppatore indipendente che ha dato il via al progetto open source X264, per la codifica del video H.264) non ha espresso pareri molto favorevoli (proprio a livello tecnico) sul lavoro fatto da Google... Sembrerebbe quindi che questo nuovo formato sia stato messo in piedi solo per rompere le uova nel paniere ad H.264, oppure per realizzare una nuova tessera del grosso puzzle che Google sta costruendo...
-Tra le tessere più grosse del puzzle di Google, c'è sicuramente Android, la cui nuova release è stata ufficialmente presentata giovedì scorso, e che tra le diverse novità offre il thetering WiFi, ovvero la possibilità di utilizzare gli smartphone come hot-spot WiFi... compagnie telefoniche permettendo (quantomeno per quanto riguarda il mercato italiano).
-E parlando sempre di Android, l'ennesima novità presentata la scorsa settimana è anche Google TV, una sorta di versione di Android ottimizzata per l'utilizzo sui televisori, con tanto di Android Market specifico, che dovrebbe arrivare in autunno sia in versione direttamente integrata in alcuni modelli di TV, sia come sistema per set-top-box. Anche qui il nome fa esplicita concorrenza alla Apple-TV di cui ho parlato qualche giorno fa, e il fatto che verrà adibito un Android Market dedicato potrebbe anche lasciare spazio ad un utilizzo ludico, o comunque più versatile della semplice navigazione in internet o fruizione di media.

Visto che Apple ha già dalla sua uno store e un modello di sviluppo più che collaudati, visto che il settore gaming non è più tabù (anzi, l'iPod Touch dà parecchio filo da torcere alle altre console portatili), visto che la sfida con Google è aperta su più fronti, e visto che alla base di tutto (anche di iPhone OS e Apple-TV) c'è sempre Mac OS X, cosa vieterebbe ad Apple di implementare un nuovo firmware (o una nuova Apple TV) in grado far girare applicazioni e giochi attualmente in vendita per iPhone OS? Ne scaturirebbe una sorta di console dall'elevato potenziale!!!

Ma, al di là di questo, il modo in cui Google sta estendendo i suoi tentacoli in ogni settore comincia a preoccupare qualcuno... il futuro dell'informatica è sempre incerto, ma tra browser, sistemi operativi, e servizi web (sempre più importanti), c'è il rischio che si vada verso un nuovo tipo di monopolio, anche se di fatto Google strizza sempre l'occhio all'open source.

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