mercoledì 19 maggio 2010

C'è qualcosa che non torna...

...o, meglio, torna se facciamo i conti col solo mercato (in particolare quello consumer), comportamento più che legittimo se visto nell'ottica dei conti aziendali, ma che sotto sotto (per alcuni, neanche troppo sotto) delude un po' le aspettative degli utenti di lunga data, abituati ad atteggiamenti meno inquadrati.
Mi sto riferendo all'ultimo aggiornamento di Apple, il nuovo Macbook, aggiornamento sicuramente apprezzabile ma che fa nascere qualche domanda su altri 3 prodotti decisamente più "vecchi", di cui si attende l'aggiornamento da molto tempo.
-il primo è la Apple-TV, prodotto sicuramente "di nicchia", che in Europa ha ancora poco senso, visto che la distribuzione di film nel vecchio continente non ha ancora preso il via in maniera definitiva (è presente in Inghilterra, Francia, Germania, Austria e Irlanda), e senza l'accesso ai film dell'iTunes Store, di fatto offre pochi vantaggi rispetto alla miriade di altri prodotti simili. Oltre a diversi hard-disk multimediali e console utilizzabili per lo stesso scopo, ci sono anche televisori con hard-disk, porta USB, e collegamento ad internet... senza contare ricevitori digitali con porte SD, e decine di altri metodi che consentono di fruire di foto, video e musica in formato digitale. Perché quindi comprarsi una Apple-TV? La risposta potrebbe essere banale, e risiedere nella "comodità" di sincronizzazione, o nell'accesso all'iTunes Store che però, da noi, ancora manca... tra l'altro la possibilità, per Apple, di guadagnare sulla vendita di contenuti video, potrebbe portare a diminuire il prezzo della Apple-TV, esattamente com'è avvenuto negli USA (ma non in Europa). Inoltre, anche se è vero che di fatto non è necessaria più potenza di quella già disponibile, qualche piccolo aggiustamento hardware non guasterebbe, e potrebbe dare uno stimolo in più all'acquisto... ma sicuramente il primo passo è quello di avere una maggiore quantità di contenuti sull'iTunes Store, e magari uno store unico "europeo", anziché negozi distinti per ogni singolo paese del vecchio continente.
-il secondo, è il MacBook Air; non è molto chiaro se il portatile ultrasottile e ultraleggero di Apple abbia incontrato o meno i favori del pubblico. Personalmente all'inizio ero molto scettico, ma i primi dati ufficiali diffusi da Apple mi davano torto. Successivamente fu abbassato il prezzo, a più riprese, e ci furono degli upgrade, ma la macchina attuale è "ferma" ormai dallo scorso giugno, e non si sa nulla di specifico sui dati di vendita. Trattandosi di macchina "particolare", se vende bene forse Apple farebbe bene a mantenerla sempre attuale con aggiornamenti più frequenti: non credo più di tanto a chi dice che non viene aggiornata perché tanto vende già bene così, tant'è che il MacBook (probabilmente il computer Apple più venduto al momento) è aggiornato mediamente un paio di volte all'anno. Se invece vende male, o Apple continua a crederci e rilascia un update "sostanzioso" a breve, oppure ha poco senso continuare a tenerla in vita.
-più delicata la questione sul terzo oggetto in attesa di aggiornamenti: il Mac Pro (e, volendo, anche Xserve). Da quel che vedo (quindi mi riferisco alla mia esperienza personale, che non pretendo coincida con la realtà su scala mondiale), se si escludono situazioni particolari in cui si è sempre alla ricerca delle massime prestazioni possibili, difficilmente il professionista aggiorna le sue macchine a scadenza elevata. E' però un dato di fatto che dall'ultimo aggiornamento è passato più di un anno, e chi si trova a dover comprare una macchina adesso, se sceglie il Mac Pro sceglie una macchina di marzo 2009. E' vero che tutto viene continuamente aggiornato, che l'hardware ha un'importanza "relativa" e che non ha senso inseguire sempre le ultime novità, ma tra comprare una macchina con le specifiche di 15 mesi fa, e una con le specifiche di 3 mesi fa, c'è comunque una certa differenza... passata l'abbuffata dell'iPad, cosa trattiene Apple dall'aggiornarli?

Come ho già avuto modo di dire, aggiornamenti continui sarebbero con tutta probabilità abbastanza inutili, ma oltrepassare abbondantemente l'anno comincia ad essere troppo, e potrebbe anche essere controproducente perché induce i potenziali acquirenti ad attendere il nuovo modello (perlomeno quelli che si informano sullo stato delle cose)... Non voglio dire che debbano esserci scadenze fisse per gli upgrade (anche se in realtà, per certi prodotti, per quanto visto finora è come se ci fossero), ma ci vorrebbe un occhio di rigurdo in più per non lasciare invecchiare troppo alcuni prodotti...

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