mercoledì 31 marzo 2010

Il "Partito Preso"

Qualche tempo fa vi avevo parlato di un test eseguito dai laboratori di Moto sui display di vari smartphone touch (Moto è un'azienda che sviluppa prodotti e strategie legate al prodotto o ai servizi associati). Quello che non vi ho detto è che quel test ha generato le solite inutili polemiche di chi ha preso la (cattiva) abitudine di prendere di mira Apple "per partito preso", e non riesce ad accettare nemmeno alcuni dati oggettivi. A scanso di equivoci, preciso subito che quest'azienda ha si avuto dei rapporti di collaborazione con Apple, ma si parla di circa 10 anni fa, mentre oggi come oggi le sue collaborazioni più recenti (evidenziate anche in Home Page) riguardano lo Zune HD di Microsoft, il webbok di litl e altri sviluppi legati alla piattaforma Android... difficile dire che sia un'azienda pro-Apple...
In ogni caso, per fugare ogni dubbio sulle presunte faziosità del test, Moto ha rifatto la prova prendendo in esame altri telefoni (tra cui il Motorola Droid e il Nexus One) ed eseguendo il test con un braccio robotizzato, in modo tale da essere sicuri al 100% che per tutti i dispositivi venissero applicate le medesime condizioni.

Non vi sto nemmeno a dire quale display è risultato il migliore, anche se devo ammettere che non mi sarei aspettato una differenza così marcata con alcuni dei concorrenti più blasonati (i risultati del Motorola Droid sono veramente pessimi...); però scommetto quello che volete che chi accusava Moto di faziosità pro-Apple, non si degnerà nemmeno di accennare ai risultati di questa nuova prova, dimostrando che spesso la faziosità non sta in chi realizza i test, ma in chi si ostina a cercare di contraddirli.

Volete un altro esempio di questo concetto? Quando fu presentato l'iPad, il titolo AAPL non reagì positivamente, anzi, il giorno successivo subì un calo. I militanti del "Partito Preso" diedero la colpa di questo stop all'iPad stesso, definendolo un flop annunciato e facendo finta di non vedere che quello stesso giorno molti altri titoli tecnologici dovettero fare i conti con la stessa battuta d'arresto, dovuta probabilmente ad altri fattori di mercato (guardate questo grafico comparativo al giorno 28 gennaio...). Ora che siamo in prossimità del lancio dell'iPad, che le prime indiscrezioni sulle cifre di vendita sono oltre ogni aspettativa, che tutti gli investitori (produttori di contenuti, ma anche di pubblicità) credono nell'iPad, e che AAPL raggiunge nuovi record storici superando i 230$, nessuno mette in relazione le due cose... anzi, nessuno (o perlomeno, nessuno di quelli del "Partito Preso") parla proprio del nuovo record a Wall Street... tra parentesi, lo stesso grafico mostra anche che Apple dall'inizio dell'anno è crescita del 10%, molto più dei sui concorrenti, e visto che dall'inizio dell'anno ad oggi, nulla è stato presentato da Apple, se non l'iPad, di chi volete che sia il merito di questa crescita?

Come ho già avuto modo di dirvi, diffidate da chi vi presenta tutto bianco o tutto nero, e cercate (se ne avete la possibilità) di approfondire di persona le notizie che vi sembrano "troppo colorite"

martedì 30 marzo 2010

Silenzio assoluto

Ho già avuto modo di raccontare alcune cose che non mi piacciono dell'attuale release di iPhone OS, o, più in generale, dell'ecosistema che ruota intorno all'iPod. Nella speranza che alcune di queste vengano superate con le prossime release (con l'atteso aggiornamento legato all'uscita dell'iPad, o quantomeno con la versione 4 che tradizionalmente dovrebbe essere rilasciata nel corso della prossima
WWDC) ne aggiungo un'altra, anzi, un paio.
-Ci sono infiniti dock per ascoltare la musica memorizzata sull'iPod, ma se lo collegate al computer, il silenzio è assicurato. Non c'è modo (perlomeno tramite iTunes) di ascoltare le tracce contenute sul lettore musicale di Apple, il che, a mio avviso, è semplicemente assurdo: se ho due computer non voglio duplicare la mia intera libreria musicale quando l'ho già replicata sull'iPod... vorrei collegare l'iPod e ascoltare quello che ci ho messo.
-La rubrica di Mac OS X consente di definire la data di compleanno di ogni contatto, e l'agenda permette poi di visualizzare il calendario dei compleanni: molto comodo per evitare dimenticanze... se non ci fossero alcune mancanze... a parte il fatto che non si possono definire allarmi o avvisi sugli eventi del calendario compleanni (per cui dovete preoccuparvi, di tanto in tanto, di dare un'occhiata) il problema più grosso è sulla sincronizzazione dell'iPhone/iPod attraverso MobileMe, anzi, sulla non-sincronizzazione, visto che scegliendo di sincronizzare i calendari solo attraverso MobileMe, del calendario compleanni non c'è traccia.

lunedì 29 marzo 2010

Sempre più Mac

Come forse avrete capito, viaggio spesso per lavoro, e nel corso di questi viaggi mi capita sempre più spesso di vedere gente che lavora al computer. Fino a due o tre anni fa, sugli aerei e in aeroporto, era un evento più unico che raro vedere un laptop Apple, mentre ora (a parte gli innumerevoli iPhone di cui ho già avuto modo di parlare) ne sbucano da ogni angolo. Sarà che ci sono più portatili in giro (per cui, statisticamente, anche più Mac), sarà che effettivente Apple comincia a fare sentire un po' di più il suo peso sul mercato, fatto sta che la melina morsicata è sempre più
visibile (e anche tra parenti, amici e colleghi, i gli utenti Mac stanno aumentando). Chissà dopo l'uscita dell'iPad come si evolveranno le cose: al momento non ho mai visto tablet in viaggio, mentre mi sono capitate un paio di persone con un Kindle.
Ovviamente non posso che essere felice di questi "movimenti" di mercato, non tanto per le tasche di Apple, quanto perchè una spartizione più equa dei sistemi operativo porterà benefici a tutti: in tal senso sarei molto contento di trovare più spesso anche delle macchine con Linux, ma al momento l'impresa è veramente ardua.
Tornando al discorso Mac, è opinione diffusa che se Apple dovesse allargare la sua quota di mercato, Mac OS X comincerebbe ad essere vittima di virus e malware di ogni tipo. Difficile dire se questa previsione possa avere un fondo di verità: sicuramente la minore diffusione attuale rende Mac OS X meno appetibile per certi tipi di attacchi, ma d'altro canto la "fama" di sistema sicuro lo rende il bersaglio preferito per altri... pensate che faccia più notizia l'ennesimo bug/virus/malware per Windows, oppure il primo vero virus per Mac? Non voglio certo dire che Mac OS X sia esente da bug, anzi sono sicuro che ne ha molti (non può essere diversamente) ma allo stato attuale delle cose gli utenti Mac possono stare relativente tranquilli, cosa che non potremmo dare per scontata se Mac OS X dovesse raggiungere il 10-15-20% del mercato... ma per arrivare a quelle cifre dovranno passare ancora diversi anni, e molte altre cose nel frattempo potrebbero cambiare.

Rientro anticipato

Di rientro anticipato per motivi familiari, non so quanto riuscirò ad aggiornare il blog questa settimana (anche se in realtà ho già due commenti pronti che ho scritto durante il lungo viaggio di ritorno). Come si dice alla radio: "restate sintonizzati"...

giovedì 25 marzo 2010

[cs] Telefono Azzurro su mypage.it spiega come combattere il bullismo

Telefono Azzurro su www.mypage.it spiega ai bambini come combattere il bullismo: Domenica 28 marzo a Bologna laboratori e incontri al festival Bolibrì

Telefono Azzurro porta la lotta contro il bullismo anche su www.mypage.it, il primo social network per bambini in Italia.
Sulla pagina www.mypage.it/telefono-azzurro i bambini potranno scoprire come comportarsi di fronte ad episodi di bullismo rispondendo alle domande del game quiz Abbassa il Bullo. Il gioco insegnerà loro che di fronte al bullismo l'unione fa la forza e l'aiuto di un adulto può risolvere molti problemi. Inoltre lo sticker Abbasso il bullismo e il video Abbasso il bullo permetteranno ai bambini di far circolare su tutto il social network il messaggio di Telefono Azzurro contro il bullismo.

Domenica 28 marzo a Bologna (Sala Borsa - Auditorium Biagi, dalle ore 15.00) Telefono Azzurro - in occasione del festival Bolibrì e in collaborazione con mypage.it - organizza un pomeriggio di laboratori e incontri per ragazzi e genitori sui temi della rete e dei social network. I ragazzi verranno coinvolti in un laboratorio dedicato all'uso consapevole della rete e dei social network mentre i genitori potranno confrontarsi e dialogare con esperti di Telefono Azzurro e dei social network italiani per poter guidare al meglio i propri figli nel mondo digitale.

mypage.it è il primo social network per bambini in Italia con Parental Control. Registrandosi a mypage.it gli utenti creano il loro profilo personale, scelgono un avatar e esprimono la propria personalità decorando la loro pagina web con tante applicazioni: giochi, video, disegni da colorare, paper toys da scaricare, sondaggi. L'amicizia su mypage.it non è però virtuale: per diventare amico di un altro bambino o di una bambina bisogna conoscere la sua "parola magica", che può essere scambiata soltanto nella vita reale. Grazie al Parental Control i genitori possono monitorare in ogni momento tutte le attività online dei propri figli e sapere chi sono i suoi amici in mypage.it

L'indiscreto fascino del mobile computing

Di seguito, un mio commento appartso oggi su Punto-Informatico:

Da qualche anno a questa parte, quando si parla di computer si parla sempre più frequentemente di macchine portatili, concetto ribadito più volte sia esaminando i dati di mercato (e, di riflesso, le abitudini degli utenti), sia osservando le politiche commerciali dei produttori, che spingono sempre di più in questa direzione.

Anche uscendo dall'ambito più strettamente legato a ciò che comunemente si identifica come "computer", negli ultimi anni hanno assunto un ruolo sempre più importante gli smartphone e i netbook, che nell'idea originaria non dovevano essere dei veri e propri replacement dei notebook, ma dei dispositivi ultraportatili per semplici compiti (come la videoscrittura), orientati più che altro all'utilizzo in rete (da cui il nome NET-Book) e non necessariamente equipaggiati con un sistema operativo "completo", tant'è che si parla del futuro Chrome OS come sistema operativo ideale per i netbook, mentre ne esistono già alcuni modelli con Android, e molti altri sono in arrivo (come l'HP Compaq Airlife 100).

Questo non significa che le macchine desktop siano destinate a sparire (non in tempi brevi perlomeno): ci sono compiti in cui per questioni di potenza di calcolo, o per particolari necessità, non si può fare a meno di computer fissi. Considerando però quanto velocemente si è sviluppato l'hardware, oggi ci troviamo in una situazione in cui l'utente medio (se preferite, l'utente "consumer") non ha realmente bisogno della potenza di un processore quad-core e di 8GB di RAM. Il mercato dell'informatica si è allargato verso un bacino di persone che non è più rappresentato da un utenza professionale, ma è costituito da utenti di ogni tipo, spesso poco ferrati in materia, che utilizzano il computer come semplice strumento per accedere a certi servizi: Internet, email e Facebook (giusto per citare tre degli usi più comuni) sono compiti alla portata di una qualunque macchina, anche di un cellulare, e a quel punto perché non affidarsi a un dispositivo portatile, o ultra-portatile?

Quest'anno pare che i tablet stiano uscendo allo scoperto dalla nicchia semi-dimenticata nella quale erano relegati (vuoi perché i tempi sono maturi, vuoi perché il tam-tam di iPad ci ha messo lo zampino) e sembrano destinati ad invadere il mercato, visto che tutti i produttori di hardware hanno annunciato un nuovo dispositivo di questo tipo. Non che il tablet in sé sia una novità assoluta nel panorama informatico mondiale: ne esistono diversi modelli, almeno da quando esiste "Windows XP Tablet PC Edition" (cioé dal 2001), e anche nel mondo Mac c'è chi realizza dei tablet partendo da modelli originali (come il ModBook di Axiotron).

In ogni caso questo tipo di macchina non ha mai incontrato i favori del mercato, se non in alcuni modelli "convertibili", cioé dei normali laptop il cui schermo si gira e si ripiega per trasformasi in tablet (come il Latitude XT2 di Dell). I motivi di questo scarso successo negli anni passati sono molti: hardware poco adatto (pesante, ingombrante e con scarsa autonomia), tecnologia touch/multitouch non ancora matura, e un sistema operativo che non è adatto per un utilizzo continuativo ed esclusivo in modalità touch... o perlomeno non lo è la sua interfaccia e l'interfaccia delle comuni applicazioni che ci girano sopra.

So che molti non saranno d'accordo con questa mia ultima affermazione, ma il dato di fatto è che, ad oggi, nessun tablet con sistema operativo "standard" è riuscito a conquistare il mercato, mentre tutti i tablet previsti da qui alla fine dell'anno mostrano una faccia diversa (che sia dovuta ad sistema operativo realizzato ad-hoc per dispositivi di questo tipo, oppure ad un "semplice" layer di interfaccia tra un sistema tradizionale e lo schermo touch/multitouch). Personalmente sono molto più propenso a pensare che, tra la moltitudine di dispositivi in uscita, la spunteranno quelli con un sistema operativo specifico, che sia iPad con la sua versione rivista e corretta di iPhone OS, o che sia uno dei diversi modelli che adotteranno Android.

A differenza di quelli che monteranno Windows con un'interfaccia adattata, il primo avrà dalla sua un ambiente più uniforme e un sistema complessivamente più semplice da gestire: l'idea di doversi preoccupare di un antivirus su un tablet, tanto per fare un esempio, non mi sembra molto allettante... È vero che un sistema tradizionale (sotto certi aspetti) è potenzialmente più flessibile, ma se l'arma vincente fosse questa i tablet dovrebbero già essere molto diffusi: pensando ai possibili utilizzi di un tablet, non ci vengono certo in mente software di rendering 3D o sofisticati lavori di fotoritocco, ma nemmeno programmazione, progettazione CAD, o gestione di grossi database. Il tablet si rivolge a utilizzi molto più semplici, e quello che conta è la cosiddetta "esperienza d'uso".

Il successo si giocherà in parte sulle specifiche "fisiche" del dispositivo (dimensioni, peso, manegevolezza e autonomia), in parte sulla semplicità d'uso, e in gran parte sul supporto di software e "contenuti" (visto che si parla, oltre che di eBook, di riviste e quotidiani digitali). L'iPad ha dalla sua un buon bagaglio di applicazioni già pronte per l'uso specifico attraverso uno schermo multitouch, mentre gli altri possono contare su una maggiore scelta di hardware (spesso più accessoriato) e un prezzo medio inferiore. Difficile dire come andrà a finire, ma tra un paio di settimane potremo iniziare a fare le prime considerazioni sull'ultima creazione di Apple: in attesa della concorrenza.

martedì 23 marzo 2010

Si avvicina il giorno

Mentre si avvicina il giorno del lancio dell'iPad negli USA (si può iniziare a fare il conto alla rovescia), nonostante se ne parli ormai da circa due mesi, i dubbi e le curiosità che ruotano intorno al tablet di Apple sono molte...
Perché Apple ha tenuto tanto segreto intorno ad un dispositivo già presentato? pochi modelli in prova, solo a partner affidati, da utilizzare in stanze oscure, al riparo da occhi indiscreti, e in alcuni casi "presidiate" da personale Apple. C'è ancora qualcosa che non sappiamo o solo una sorta di messinscena per aumentare l'hype?
Ci sarà quasi sicuramente una nuova versione dell'iPhone OS, ammesso e non concesso che i sistemi operativi dei due dispositivi procedano di pari passo: potrebbero anche seguire due strade in parte diverse. ed allinearsi (eventualmente) all'uscita di iPhone OS 4, attesa come di consuetudine nel corso della prossima WWDC.
Ci saranno già da subito molte applicazioni pensate appositamente per l'iPad, e per la maggior parte saranno giochi (quasi il 50%) in gran parte puzzle-games, in gran parte non classificabili in maniera precisa, visto che l'iPad romperà un po' certi schemi, così come hanno già fatto l'iPhone e l'iPod Touch.
Nel giro di pochi giorni (si stima un paio di settimane, ma se anche fossero tre sarebbe un bel record...) ci saranno un milione di persone che utilizzano l'iPad, un milione di potenziali nuovi clienti per l'ApplStore, un milione di "recensori involontari" del nuovo nato in casa Apple che daranno indicazioni utili a chi sta pensando di comprare un tablet...
Già, perché mentre il giorno del lancio si avvicina, i dubbi sono sempre di più: meglio il modello solo WiFi, o meglio prendersi direttamente quello con connettività 3G? La risposta non è banale, perché la differenza di prezzo (che è relativamente basso solo se ci si accontenta del modello WiFi da 16GB) non è dovuta solo al 3G, ma anche alla presenza di GPS e bussola digitale, due "optional" che renderebbero l'iPad un ottimo navigatore e aprirebbero diverse possibilità anche per applicazioni orientate al turismo (molto utile per chi viaggia molto).
Tutto sommato sono contento che l'iPad arrivi da noi un po' più tardi rispetto agli USA, così avrò tutto il tempo per valutare bene quale modello prendere anche in relazione ai pareri che si leggeranno tra una decina di giorni... ammesso che lo prenderò... la voglia è tanta, ma il pensiero che dopo l'iPad potrebbe uscire la nuova versione del MacBook Air mi pone qualche dubbio sulla scelta: è vero che sono due prodotti completamente differenti, ma di fatto mi farebbero comodo entrambi (ognuno per motivi differenti) e fare un doppio acquisto sarebbe impensabile.
Quasi sicuramente opterò comunque l'iPad, ma il fatto avere un mese in più per pensarci mi tratterrà da un acquisto impulsivo a tutto vantaggio di una scelta più ragionata.

lunedì 22 marzo 2010

[10 anni fa] gioca che ti passa

Nel marzo del 2000, il valore titolo AAPL (dopo una rapida cresciata dovuta alla "cura Jobs") raggiungeva il suo apice massimo prima dello scoppio della bolla finanziaria: a marzo si ebbe solo un "piccolo crollo" del NASDAQ che feceva presagire la pesante discesa (la vera esplosione della bolla) di qualche mese più tardi. Per Apple parlaimo di un valore intorno ai 34 dollari, ben al disotto degli attuali 210-220, ma dopo il crollo ci vollero più di 4 anni per ritornarare a questi valori.

Il marzo del 2000 fu anche il mese che vide il lancio della Playstation 2 (perlomeno in Giappone, visto che in Europa occorrerà aspettare fino a novembre); la seconda generazione di console della Sony proseguì il successo della precedente, diventando la più venduta nella storia dei videogame con oltre 140 milioni di unità. Ancora oggi, vista la grande base di installato, i giochi per PS2 trovano grandi spazi di mercato, nonostante le vendite di hardware siano tutte per la nuova generazione di console. Tutto questo è ancora più soprendente se si pensa alla partenza un po' "lenta" della tanto blasonata console della Sony, una partenza sottotono dovuta all'elevato prezzo di vendita, problemi di produzione, e difficoltà di programmazione.

Se la Playstation aveva portato la console nelle case di tutti, la Playstation 2 (grazie anche ad alcuni titoli di un certo spessore e ad alcune tematiche non proprio orientate ai "ragazzini") fece conoscere il mondo dei videogame anche ad na nuova fascia di persone più "adulte". Personalmente ho un'altra teoria in merito alla faccenda ma ne parlerò, magari, un'altra volta...

sabato 20 marzo 2010

La prima candelina

E' passato ormai un anno dall'apertura ufficiale di questo blog, ed è tempo (almeno per me) di tirare qualche somma sull'andamento dei primi 12 mesi.
-le visite sono state più di 7000 (una media pari grossomodo a 20 visite giornaliere), per un totale di oltre 10000 pagine servite (27 pagine di media giornaliera). So che è una media "ridicola", ma per gli scopi che mi ero preposto è più che soddisfacente, e soprattutto mi fa piacere il fatto che sia una media in aumento: se focalizzo l'analisi sugli ultimi 3 mesi la media sale a 25, e nell'ultimo mese si avvicina a 30.
-i picchi positivi (fino a un centinaio di visite, con 130-150 pagine servite) si sono registrati in concomitanza ad alcuni articoli pubblicati su Punto-Informatico, anche se non mancano alcune eccezioni anomale, per esempio quando mi è capitato si lambire temi politici (com'è stato il caso di "Articolo 3"), o in concomitanza di alcuni eventi (come nei giorni del lancio dell'iPad)
-i picchi negativi si registrano ovviamente nei periodi di "pausa forzata".
-parlando sempre di visite, i giorni più "gettonati" sono il lunedì e il giovedì, mentre il sabato e la domenica registrano le medie più basse (anche perché difficilemnte riesco ad aggiornare il blog in quei giorni). Guardando invece alle ore del giorno, il maggior numero di acessi avviene tra le 11 del mattino e le 15 del pomeriggio, con un forte picco alle 13 e una media che si mantiene comunque abbastanza alta antre tra le 17 e le 23.
-Riguardo i sistemi, il 45% di chi passa su queste pagine utilizza Safari, il 30% Explorer (di cui il 22% nella versione 7, e l'8% nella versione 6) il 23% Firefox, e il restante 2% suddiviso tra Opera e Chrome. A dispetto di quello che si potrebbe pensare guardando i dati dei browser, il 44% dei visitatori utilizza Windows XP, mentre solo un terzo dei visitatori utilizza Mac OS. Percentuali molto più basse per Vista (6% scarso) e per Windows 7 (che non arriva nemmeno all'1%), mentre mi fa piacere che il 2,50% dei visitatori utilizza Linux. La percentuale di iPhone OS è molto risicata (sullo stesso ordine di grandezza di Windows 7), mentre avanza un 13% (percentuale abbastanza elevata) di sistemi "sconosciuti" che non saprei a chi attribuire...
-qualche parola in più sulle provenienze delle visite; i due terzi dei visitatori (circa il 65%) arriva per accesso diretto, il che da un certo punto di vista mi fa piacere, perché significa che c'è un gruppo (seppur piccolo) di persone che non capita qui per caso, ma mi segue periodicamente... Per il resto, un buon 20% arriva su questo blog da altri siti (spesso in occasione degli articoli su Punto-Informatico), mentre il 20% arriva dai motori di ricerca (Google in testa) con chiavi più o meno attinenti. A livello geografico, il 93% degli accessi è fatto (ovviamente) dall'Italia, ma non mancano accessi più o meno quotidiani da Germania, Danimarca, Svizzera e USA, e accessi più sporadici dai posti più disparati: dal Giappone al Suamerica, passando per Canada, Singapore, Cipro e Tailandia.
-Curiosità. Il mese in cui ho ricevuto più visite in assoluto è stato lo scorso agosto, merito sicuramente dei tre articoli pubblicati su Punto-Informatico, visto che in quel mese ho registrato anche il maggior numero di accessi provenienti da altri siti; ultimamente ho avuto modo di verificare un aumento degli accessi diretti, e di quelli provenienti dai motori di ricerca (che da tre mesi a questa parte sono nettamente superiori a quelli dei siti). Osservando quasi quotidianamente l'elenco delle visite (intesa come "proprietà" della rete e paese di provenienza), si possono notare coincidenze particolari legate agli argomenti trattati o alla mia persona (coincidenze a volte "sospette")... ma, senza scendere in ulteriori dettagli, credo che questo valga per qualunque blog e qualsiasi blogger. Tra le visite più curiose, due o tre mesi fa ho registrato delle visite direttamente dalla rete Apple di Cupertino, mentre tra le chiavi di ricerca più gettonate c'è chi è arrivato su questo sito cercando il "maiale parlante per iPhone" (applicazione che, a quanto pare, dev'essere molto ricercata, nonostante la mia citazione, fatta di sfuggita, non avesse certo intenzioni di elogio...). In cima alla classifica delle chiavi di ricerca compaiono comunque i confronti "iPod vs Zune", le applicazioni per correre con l'iPhone/iPod, e la ricerca di notizie su autocad per Mac. Tra le chiavi più particolari non manca, chi cercava il "macbuc" (scritto proprio così...), chi "qualcosa di carino da installare sull'iPhone", o chi (disperato) voleva sapere "che tasti pigiare per fare apparire la chiocciola sul pc"... ma mi fermo qui perché altrimenti potrei continuare per molte pagine...

Colgo l'occasione per ringraziare (e salutare) tutti quelli che mi seguono con regolarità, e anche chi dovesse capitare qui per caso in questi giorni.

[post preparato il 7/3/2010]

venerdì 19 marzo 2010

[cs] LEGO Games: il gioco continua su www.mypage.it

LEGO presenta la nuova linea di giochi da tavolo LEGO Games su www.mypage.it, il primo social network in Italia con Parental Control. Sulla pagina www.mypage.it/lego gli utenti del social network hanno seguito negli ultimi mesi il countdown all'uscita dei LEGO Games. Ora che i nuovi giochi da tavolo targati LEGO sono nei negozi il divertimento continua online con avvincenti game online e la possibilità di diventare fan dei LEGO Games.

Nel gioco LEGO Games Card Collection i ragazzi ritrovano i protagonisti dei giochi da tavolo in una serie di carte da collezione. Per guadagnare nuove LEGO Card i ragazzi dovranno dimostrare la loro abilità nel giocare con i mattoncini LEGO. Per completare il loro mazzo virtuale entra in gioco l'astuzia: solo chi riuscirà scambiare i doppioni con quelli degli altri utenti di mypage.it diventerà un vero LEGO Master.

I 10 giochi di società LEGO offrono un´esperienza di divertimento unica che unisce il mondo delle costruzioni LEGO con quello dei giochi da tavolo. Innanzitutto va costruito lo scenario di gioco incastrando tra loro tanti mattoncini di forme e colori diversi, poi si gioca con papà, mamma o amici come ad un qualsiasi gioco di società dopo di che si possono stravolgere totalmente le regole del gioco costruendo un diverso scenario di gioco e/o un diverso dado LEGO!

mypage.it
è il primo social network con Parental Control in Italia. Registrandosi a mypage.it gli utenti creano il loro profilo personale, scelgono un avatar e esprimono la propria personalità decorando la loro pagina web con tante applicazioni: giochi, video, disegni da colorare, paper toys da scaricare, sondaggi... Su mypage.it gli utenti possono trasferire online la loro rete di amicizie reali. Su mypage.it l'amicizia non è virtuale: per diventare amico di un bambino o di una bambina bisogna conoscere la sua "parola magica", che può essere scambiata soltanto nella vita reale.
Grazie al Parental Control i genitori possono monitorare in ogni momento tutte le attività online dei propri figli e sapere chi sono i loro amici sul social network. Completando la registrazione al Parental Control entro il 31 marzo si ha la possibilità di donare un euro alle vittime del terremoto di Haiti.

Festa del papà

Oggi è la festa del papà, e in quanto papà di due meravigiosi bambini, colgo l'occasione per fare gli auguri a tutti i papà del mondo. Per quanto mi riguarda, purtroppo, è anche una festa del papà lontano da casa, e mi dispiace soprattutto perché è la prima occasione in cui mio figlio maggiore (che lo scorso settembre ha iniziato a frequentare la scuola materna) si rende realmente conto di questa festa... Nonostante tutto penso però che al giorno d'oggi le tecnologie moderne ci consentono di sentirci vicini anche se siamo lontani: vent'anni fa poteva essere un problema riuscire a fare una semplice telefonata, mentre oggi tra cellulari e VoIP ci si può sentire e vedere anche se si è dalla parte opposta del mondo... non è come essere presenti, ma è già qualcosa: la tecnologia ci aiuta anche in questo...

[post preparato il 13/03/2010]

giovedì 18 marzo 2010

Un futuro da giocare

Si dice che il prossimo Nintendo DS (una nuova generazione, dopo le diverse varianti del DS attuale, che potrebbe essere svelata nel corso della E3 di questa estate) sarà strabiliante: grafica ultradettagliata e supporto all'HD grazie al chip Nvidia Tegra 2, sensori di movimento, e due schermi più grandi degli attuali (qualcuno dice OLED, ma mi viene qualche dubbio sui costi), cosi vicini nella parte centrale da formare quasi uno schermo unico, un po' come il tanto vociferato tablet Courier di Microsoft.
L'idea di avere un tablet pieghevole è "affascinante", anche se non è detto che abbia dei reali vantaggi: se non sta comunque in tasca, di fatto non è molto utile che si pieghi a metà, anzi aggiunge solo svantaggi a livello di "rubustezza" del tutto... ma questo vale fionché parliamo di tablet... per una console portatile la questioen potrebbe essere secondaria, visto che già l'attuale DS, o la PSP, non è che stiano in tasca molto comodamente...
Quello che però mi premeva notare era la convergenza dei dispositivi: l'iPod Touch, derivato dall'iPhone, si è di fatto trasformato in una console portatile, e ora sta dando vita a qualcosa di diverso, l'iPad, che però "rischia" di essere comunque usato per scopi molto simili. Nintendo parte invece da una console portatile come il DS, aggiunge poco alla volta altre funzionalità (al momento, in realtà, ancora limitate) e se la nuova versione dovesse realmente essere simile ad un tablet pieghevole, andrà comunque in una direzione simile a quella di Apple. Tutt'intorno ci sono un'infinità di altri prodotti simili più o meno azzeccati: dopo l'uscita dlel'iPhone sno fioccati cloni hardware o comunque un'infinità di telefoni touch; il 2010, a detta di tutti, sarà l'anno dei tablet; Windows Mobile 7 (o, forse, sarebbe meglio chiamarlo Windows Phone) avrà le stesse caratteristiche dell'iPhone OS (difetti compresi) e punterà anch'esso sul gaming...
Insomma, il dispositivo perfetto per l'intrattenimento del futuro sarà sicuramente touch, più grande di un cellulare, semplice da usare (dubito fortemente dei tablet con OS "standard"), e soprattutto fortemente orientato al gaming: Apple ci sta arrivando con l'iPad (mancano un paio di settimane)... per gli altri, sotto a chi tocca, che il settore è ancora tutto da esplorare

mercoledì 17 marzo 2010

(a)social network

Chi mi conosce sa che non amo molto i cosiddetti Social Network, forse perché io stesso sono un po' "asociale"... In ogni caso, qualche tempo fa, seguendo il blog di Paolo Attivissimo (utilissimo se siete in cerca di notizie sulle "bufale" che girano in rete) sono incappato in Chatroulette.
Attivissimo la definisce l'antisocial network, ma secondo me si potrebbe definire l'asocial network, perché per certi versi è l'emblema dell'asocialità.
Di cosa si tratta? E una chat "casuale": ci si connette e si viene messi in comunicazione con un'altra persona a caso tra tutte le altre connesse. Si può decidere di parlarci, scrivere come una normale chat, o vedersi anche in video. E basta premere un tasto per passare oltre... sotto chi tocca, se non mi piaci passo oltre, alla faccia del "politicamente corretto"... non mi interessa realmente "socializzare con te", ma solo "sfogliare" le facce di chi frequenta il sito, e magari scambiare quattro chiacchiere senza impegno, perché al 99,999% non ci reincontreremo.
Fateci un giro: la cosa ha dei risvolti a tratti divertenti, e a tratti anche piacevoli... se avete la fortuna di trovare qualcuno che vuole veramente solo fare quattro chiacchiere; per certi versi può sembrare che inviti a socializzare, ma per molti altri (come dicevo sopra) rappresenta il vero emblema dell'asocialità, con gente che passa oltre come niente perché è alla ricerca solo di certi "argomenti", e non ha il minimo interesse a socializzare. In fin dei conti è lo specchio di una parte della società moderna: se passate di lì affrontatela con lo spirito giusto e riuscirete comunque a farvi una risata.

martedì 16 marzo 2010

Contrapposizione

Dopo il lungo viaggio verso est mi ritrovo con qualche ora di tempo libero, e sfogliando le solite pagine su internet trovo due notizie dagli umori decisamente contrapposti.
-La prima è che l'iPad dovrebbe segnare un successo di vendite al lancio: le prenotazioni sono già vicine alla saturazione del primo lotto di produzione, ed estrapolando alcuni dati dagli ordini sull'Apple Store, si può stimare che già il primo giorno potrebbero essere consegnati oltre 120'000 iPad (resta da capire se questa cifra resterà alta anche nei giorni successivi, quando finirà l'effetto delle prenotazioni).
-La seconda notizia riguarda sempre l'iPad, ma in modo più "trasversale", e di fatto coinvolge anche iPhone e iPod Touch: Dan Dobberpuhl, uno dei fondatori di PA-Semi, che in Apple ricopriva il ruolo di leader nel team che studia(va) nuove soluzioni per i processori dei dispositivi ultraportatili, ha lasciato l'azienda di Cupertino. Difficile dire oggi qualcosa sulle motivazioni che hanno portato a questa scelta, ma di sicuro è un colpo duro per Apple, visto che Dan era una delle migliori menti creative su queste tecnologie. E' probabile che Dobberpuhl si sentisse in qualche modo "legato" all'interno di Apple, infatti notizie ancora ufficiose dicono che abbia fondato una nuova società con due ex-soci di PA-Semi (Mark Hayter e Amarjit Gill), e che i tre stiano studiando una nuova generazione di processori a basso consumo, in collaborazione con Cisco.

Certo è che l'acquisto fatto da Apple del 2008 rischia di rivelarsi meno redditizio del previsto, tant'è che anche per il chip utilizzato nell'iPad si vocifera che il contributo di PA-Semi sia stato solo marginale, in quanto il chip era già in via di progettazione (e questo potrebbe spiegare l'adozione della tecnologia Cortex-A8 in luogo della più recente e più performate A9).

lunedì 15 marzo 2010

[cs] Da Active: Prodotti per il 3D di e-on software in italiano

Active annuncia Vue Fantasy, Vue Science Fiction e Vue Fairy Tale di e-on software.

I programmi di e-on software si rivolgono a tutti coloro che vogliono creare dei fantastici scenari in 3D con semplicità estrema.

Grazie all'intuitiva interfaccia sono facili da apprendere e utilizzare, e permettono la creazione di scenari foto-realistici. Il rendering viene eseguito in risoluzione Full HD!

Ogni titolo si distingue per la tipologia diversa degli elementi tridimensionali già inseriti.

Vue Science Fiction è destinato per gli appassionati di fantascienza

Vue Fairy Tale crea fantastici scenari per l'illustrazione di favole

Vue Fantasy realizza in 3D scenari fantasy.

Il costo dei pacchetti è di euro 49,90 IVA inclusa.

Per ulteriori informazioni visitate il sito
http://www.active-software.com

Active Software è il principale distributore, sviluppatore e localizzatore di programmi per la piattaforma Macintosh in Italia. I software distribuiti da Active sono disponibili nei principali rivenditori Apple in tutta Italia.

Verso Est

Un'altra lunga pausa mi aspetta da qui al periodo Pasquale (o, se preferite, al giorno di lancio dell'iPad)... se non oltre... Come al solito non so se avrò tempo e modo di aggiornare il blog, anche se il paese in cui sono diretto dovrebbe offrirmi buone possibilità di collegamento. Purtroppo non ho nemmeno avuto molto tempo di preparare molti articoli programmati, ma qualcosa è già pronto, e vi preannuncio che ce ne sarà uno "auto-commemorativo" in occasione del primo anniversario di questo blog.

venerdì 12 marzo 2010

AS Down! [aggiornato]

Apple Store Down!

[ore 13:00] Al grido di questa frase, tutti i siti di news si lanciano in indiscrezioni di vario genere immaginando di tutto e di più... sta accadendo anche in questo momento
Tutto può accadere quando c'è di mezzo Apple, ma visto che oggi iniziano le prenotazioni dell'iPad (in USA), è lecito immaginare che stiano semplicemente aggiornando l'Apple Store per dare accesso alle prenotazioni, e magari (visto che chi prenota compra, e magari vuol essere sicuro di ciò che compra) possiamo aspettarci qualche notizia in più sulle specifiche tecniche dell'ormai imminente tablet...
Se poi dovesse andare di lusso, magari ci scappa anche un rinnovo di qualche macchina, orientativamente sulla linea pro. Di superlusso se dovesse uscire qualcos'altro (il famoso iPod Touch con camera, di cui si sono perse le tracce?)... ma non ci credo molto...

Non resta che attendere, e non arriverà nulla di interessante leggeremo i soliti commenti dei delusi. In caso contrario avremo qualcosa di cui parlare

[ore 14:40, AGGIORNAMENTO]
: CVD... aperti i preordini in USA e aggiornate le pagine dell'iPad (con tanto di nuova sezione dedicata). Per quanto riguarda iWork, si parla di condivisione dei documenti attraverso iWork.com beta... spero che questo non precluda la possibilità di caricare files direttamente dal computer alla famosa "cartella condivisa" tra tutte le applicazioni... ma ho come il sospetto che sarà così...

PS: che poi non ho mai capito perché l'aggiornamento di un prodotto o di una pagina, debba tenere chiuso "tutto" il negozio online per così tanto tempo... non essendo esperto dell'argomento preferisco non approfondire, ma la sensazione è che serva soprattutto a creare hype!

giovedì 11 marzo 2010

Ricerca o Sviluppo? Le solite mezze verità...

Qualche giorno fa, Gizmodo ha pubblicato un confronto tra Apple, Sony e Microsoft, riguardo la situazione degli investimenti in ricerca e sviluppo negli ultimi 10 anni. La cosa più lampante è che Apple è l'azienda che meno investe in questo settore, sia in termini assoluti che come percentuale sul fatturato. L'altra cosa lampante è che Apple, delle tre, è comunque l'azienda che ha il fatturato minore (nonostante il migliore trend migliore), il che potrebbe anche giustificare i minori investimenti in termini assoluti, ma non dovrebbe giustificare il calo degli investimenti in termini percentuali: tra il 2003 e il 2005 si è passati da un 7,5% ad un 4% (dopodiché la situazione è rimasta grossomodo costante). Quale migliore occasione per dedicarsi allo sport più di moda del momento, ovvero quello di "sparare contro Apple"? Basta pubblicare il grafico con le percentuali di investimento rispetto fatturato (mi raccomando... solo quello...), e avrete dimostrato che Apple è l'azienda che investe meno nello sviluppo, nonostante si proponga come innovatrice; se poi volete rincarare la dose potete anche collegare la cosa al calo della qualità media di prodotti (i problemi allo schermo dell'iMac da 27" sono un buon argomento), che non c'azzecca nulla con lo sviluppo, ma aiuta a far sfigurare Apple.

Al di là del fatto forse è più importante capire "come" si impiegano in soldi investiti in R&D, piuttosto che farne una questione di quantità, e al di là del fatto che i mercati di Microsoft e Sony sono un tantino differenti, e quindi possono richiedere sforzi diversi in diverse direzioni (console, televisori, supporto all'hardware più disparato, e chi più ne ha più ne metta...), "forse" per fare un'analisi un po' più seria andrebbero presi in considerzione entrambi in grafici, così da scoprire qualcosina in più...
Focalizzando l'attenzione su Apple, è vero che tra il 2003 e il 2005 la percentuale di fatturato dedicata agli investimenti si è ridotta, ma è anche vero che proprio in quegli anni è iniziato il boom del fatturato, che dal 2003 ad oggi si è più che quadruplicato: basta un semplice calcolo matematico per capire che, in termini assoluti, i soldi destinati al settore "Ricerca e Sviluppo" sono andati sempre aumentando.

Parlando di Sony, possiamo invece osservare come la quantità di denaro investita in ricerca sia rimasta sostanzialmente costante: il saliscendi a livello di percentuale (che comunque si assesta su livelli non troppo dissimili da quelli di Apple) è una semplice conseguenza del saliscendi del fatturato, quindi nessuno sforzo particolare da parte di Sony, ma una banale regola che mantiene costante il volume degli investimenti: quando il fatturato diminuisce (come nell'ultimo anno)gli investimenti (costanti) diventano una percentuale maggiore delle entrate.
Discorso un po' diverso per Microsoft dove, nonostante il costante incremento di fatturato fino al 2008, gli investimenti subiscono un brusco stop (non solo in termini percentuali ma, soprattutto, in termini assoluti) tra il 2004 e il 2006... sarà per questo che Windows-Vista si è rivelato un flop? In ogni caso, anche per Microsoft, l'aumento percentuale di investimenti nell'ultimo anno è dovuto in parte ad un aumento effettivo del budget destinato al R&D, ma in parte è l'effetto "matematico" del calo di fatturato.

Cosa voglio dire con tutto ciò? Sicuramente questo mio ragionamento non vuole essere un'arringa difensiva nei confronti di Apple, né tantomeno "offensiva" nei confronti delle altre aziende, anche perché è impossibile entrare nel merito di come vengono effettivamente impiegati questi soldi, sia a livello di "settore di investimento", sia a livello di "efficacia" (quanti progetti di ricerca e sviluppo hanno avuto risvolti pratici?). Quello che possiamo notare attenendoci ai fatti, è che Apple si trova spesso a fare da apripista con gli altri che inseguono (basta vedere cos'è successo con l'iPhone e cosa sta succedendo ora con l'iPad), il che lascia immaginare che i soldi investiti da Apple danno buoni risultati... e se ne investisse di più potrebbe anche fare meglio: non possiamo certo nascondere che alcuni prodotti sono affetti da difetti, mentre altri hanno diversi margini di miglioramento...

Il messaggio principale che vorrei passarvi (come ho già fatto in altre occasioni) è però quello di non fermarvi mai a chi vi dà la notizia, soprattutto se lo fa con lo scopo più o meno esplicito di denigrare o di esaltare qualcuno: andate sempre alla fonte, leggete opinioni diverse, e cercate di farvi una vostra idea della situazione, perché altrimenti rischiate di essere "vittime" dei pensieri estremi degli altri.

mercoledì 10 marzo 2010

Un colpo al cerchio, e uno alla botte

Mi lamentavo ieri delle assurde politiche sui DRM quando nella serata, leggendo qua e là alcuni forum, mi sono ritrovato tra utenti le cui dichiarazioni erano sul tono di "la cultura d'essere libera, quindi libri, film, e musica devono essere tutti scaricabili gratuitamente".
Ora, posso anche essere d'accordo sulla libertà della cultura, ma per la musica gratis c'è la radio, per i libri gratis ci sono le biblioteche (e lì si che ti fai la cultura), e per i film, se si ha un po' di pazienza, c'è la TV... Poi è anche vero che questo discorso può valere solo in parte: certi film non si trovano in vendita, per radio e TV si è sempre soggetti alle decisioni di chi prepara il palinsesto, e in biblioteca non si trovano tutti i libri... ma da lì a giustificare il download libero di "tutto" c'è ancora un po' di strada...
Riallacciandoci in parte al discorso di ieri, quando "l'accesso libero alla cultura" sconfina nel download di videogames, di culturale c'è ben poco (con tutto rispetto per i videogiochi, per in quali io stesso nutro una forte passione)... e quando c'è gente che usa copie pirata di Photoshop per fare il ridimensionamento delle foto, mentre potrebbe usare un numero imprecisato di freeware per fare la stessa cosa, allora qualche dubbio sulla legittimità del concetto di "cultura libera" ti viene...
Con questo non voglio addossare a utenti (o "pirati") più colpe del dovuto: ieri ho dato un colpo al cerchio, e oggi lo voglio dare alla botte... sarebbe auspicabile un comportamento più responsabile da parte di tutti. Come consumatori non possiamo fare più di tanto, ma abbiamo l'arma della scelta: possiamo scegliere di acquistare shareware o utilizzare prodotti open-source in luogo di costosi prodotti professionali (che magari sfrutteremmo al 10%), possiamo decidere di acquistare solo musica e film in offerta invece che le ultime uscite a prezzo maggiorato, e libri in edizione economica anziché in versione superlusso. Forse è un discorso un po' utopico, forse non ha senso ragionarci più di tanto: la pirateria è sempre esistita e sempre esisterà (anche se Photoshop dovesse costare 20 Euro), e chi vende troverà (quasi) sempre chi compra al suo prezzo, soprattutto se tra i vari venditori si instaura un tacito accordo sui prezzi... però in alcuni casi le scelte dei consumatori hanno indotto una corsa al ribasso, quindi sotto sotto voglio ancora sperare che alcune cose possano cambiare...

martedì 9 marzo 2010

L'ennesima lezione... servirà a qualcosa?

Ho già avuto modo di parlare dell'assurdità di alcuni sistemi di protezione, sistemi che di fatto hanno come unico risultato quello di mettere il bastone tra le ruote agli utenti onesti.
L'emblema dell'assurdità di questa situazione l'abbiamo potuto riscontrare nei giorni scorsi, "grazie" alla Ubisoft. Se volete una ricostruzione completa dell'accaduto potete partire da qui e andare a ritroso, se invece vi può bastare una sintesi dell'accaduto continuate a leggere queste righe.
Ubisoft annuncia (ottimisticamente) di aver trovato una soluzione all'annosa questione dei DRM e dei sistemi di controllo installati sui computer dell'utente... peccato che la soluzione preveda che sia necessario essere perennemente collegati ai loro server per verificare l'autenticità del prodotto, il che implica che l'utente abbia una connessione internet flat a casa (a meno che non voglia spendere fior di quattrini per connessioni "a consumo"), e un altro tipo di connessione se vuole giocare anche mentre è fuori casa (presumibilmentre tramite rete 3G, quindi con ulteriori costi), visto che nulla vieta di installare il gioco su una macchina portatile; la soluzione, ovviamente, non è vista di buon occhio dai consumatori, ma il bello deve ancora venire...
A meno di 24 ore dalla pubblicazione dei primi titoli "protetti" con questo sistema (per la cronaca Silent Hunter V e Assassin's Creed II), erano già pronti i crack per bypassare la tanto decantata protezione e, come se questo non bastasse, nella giornata di domenica i server della Ubisoft sono stati irraggiungibili per molte ore, impedendo agli utenti "onesti" di giocare, mentre i "pirati" se la spassavano allegramente...

Inutile dire che questa è l'essenima lezione dell'inutilità dei sistemi DRM, o quantomeno della loro concezione odierna. Posso capire che l'installazione di un software mi chieda un codice di registrazione, e che questo codice sia univoco e indispensabile per ricevere assistenza. Posso capire che per un prodotto come un videogame questo discorso possa avere una validità relativa in quanto difficilmente viene chiesta assistenza. Però non posso ammettere che i sistemi di protezione si rivelino costantemente un'impedimento verso chi è onesto, e una cosa inutile verso chi non lo è: forse il problema sta altrove...
Tanto per dirne una, considerando che mediamente ogni utente di iPhone e iPod Touch compra una o due applicazioni ogni mese, e immaginando che la Gameloft (una delle sw-house più attive su AppStore) non lavori in perdita, pur realizzando prodotti di ottima fattura (quindi con un certo investimento) ma venduti a prezzi contenti, forse è il caso di iniziare a pensare a nuove forme di distribuzione e a diverse politiche di prezzo... Certo, poi potrebbero subentrare altre problematiche: nella maggior parte dei casi, ora come ora, una licenza software la posso rivendere, mentre un'applicazione comprata sull'AppStore è legata indissolubilmente al mio account, quindi è di fatto invendibile (si tratta sempre di una forma di DRM)... ma visti i prezzi mediamente irrisori, la cosa si può anche accettare: rivendere come "usato" un software pagato 5,99 Euro è quasi insensato, anche perchè spesso sono le stesse sw-house a "svendere" le loro applicazioni per i motivi più disparati (promozioni al lancio, eventi particolari dell'anno, svendite per "anzianità", ecc...)
Non voglio dire che Apple abbia trovato la quadratura del cerchio, ma sicuramente siamo di fronte ad un sistema più efficace che accontenta sia gli utenti che gli sviluppatori, mentra l'attuale politica delle protezioni dei software per PC accontenta solo i pirati, che per certi versi si sentono pure giustificati nel loro comportamento. Servirà questa lezione a cambiare qualcosa in futuro? Purtroppo penso di no, quantomeno non nel futuro immediato...

lunedì 8 marzo 2010

Dietro l'ombra dell'iPad

Se non vado errato, è dallo scorso ottobre che Apple non presenta nuovo hardware. Da più parti si è accennato più volte al fatto che nuovi portatili e nuove macchine professionali siano in dirittura d'arrivo; io stesso ho consigliato di persona a diversi conoscenti di non comprare portatili a fine 2009 perché si attendevano novità a inizio 2010, e orma da tempo ci sono diversi indizi in merito... ma di nuove macchine neanche l'ombra: o forse sarebbe meglio dire "dietro l'ombra dell'iPad"...
Già, perché da quando c'è l'iPad nell'aria, tra indiscrezioni, cose dette a metà, presentazioni anticipate, annunci degli annunci, contromosse della concorrenza, eventi ufficiali, e "chi più ne ha più ne metta", quando si parla di Apple non si parla d'altro. Io stesso mi metto tra i colpevoli, visto che tra interessi personali e necessità di seguire il trend delle notizie, da un po' di tempo a questa parte mi ritrovo a parlare sempre più spesso solo di questo argomento; ma vogliate perlomeno riconoscermi che pure Apple ci mette del suo per concentrare l'attenzione di tutti (dai media ai blog, passando per i comuni utenti) sul lancio del suo prossimo prodotto.
La mancata presentazione di altro hardware potrebbe derivare da una manovra commerciale volta ad evitare ogni possibile distrazione: anni di sviluppo, e lunghe trattative con chi dovrà proporre i contenuti (parte fondamentale per contribuire al successo dell'iPad) non possono andare il fumo, quindi tutta l'attenzione deve'essere rivolta verso l'ormai imminente tablet.
Magari verrò smentito dai fatti, e magari domani (che è martedì, giorno che tradizionalmente è spesso dedicato alle novità) Apple presenterà i nuovi portatili... lo spero, ma ci credo poco... e anche per le macchine professionali (che magari potrebbero avere un'interferenza minore con l'iPad) può essere che si debba attendere metà Aprile (qualcuno dice in concomitanza col NAB2010) per vedere nuove modelli...

...non resta che attendere (sperando che ne valga la pena...)

venerdì 5 marzo 2010

[cs] iPad disponibile negli USA il 3 aprile

Pre ordini possibili a partire dal 12 marzo. Di seguito il comunicato stampa ufficiale:

CUPERTINO, California— 5 Marzo, 2010—Apple® ha annunciato oggi che il proprio magico e rivoluzionario iPad sarà disponibile negli Stati Uniti sabato 3 aprile nei modelli Wi-Fi e a fine Aprile nei modelli Wi-Fi + 3G. Inoltre, tutti i modelli di iPad saranno disponibili in Australia, Canada, Francia, Germania, Italia, Giappone, Spagna, Svizzera e UK alla fine di Aprile.

A partire dal 12 marzo, una settimana da oggi, i clienti USA potranno pre ordinare sia i modelli Wi-Fi che quelli Wi-Fi + 3G dall’online store Apple (www.apple.com) o prenotare un modello Wi-Fi da prendere presso un Apple Retail Store sabato 3 aprile.

“iPad è qualcosa di completamente nuovo,” ha affermato Steve Jobs, CEO di Apple. “Non vediamo l’ora che i clienti possano avere fra le mani questo prodotto magico e rivoluzionario e connettersi alle proprie app e ai contenuti preferiti in un modo più intimo, intuitivo e divertente, come non è mai stato possibile prima.”

Disponibile ad un prezzo base di 499$, iPad permette agli utenti di navigare sul web, leggere e spedire email, ammirare e condividere foto, guardare video, ascoltare musica, giocare ai videogame, leggere e-book e molto altro ancora. iPad è spesso solamente 1,27 cm e pesa appena 680 grammi - più sottile e leggero di qualsiasi altro laptop o netbook - e garantisce fino a 10 ore* di autonomia.

La rivoluzionaria interfaccia Multi-Touch™ dell’iPad rende la navigazione sul web un’esperienza completamente nuova, estremamente più interattiva e intima rispetto a quella possibile su un computer. Puoi leggere e spedire mail sull’ampio schermo dell’iPad e sulla sua tastiera ‘soft’ di dimensioni quasi reali, o importare foto da un Mac®, PC o fotocamera digitale, per poi vederle organizzate come album, sfogliarle e condividerle utilizzando le eleganti presentazioni dell’iPad. iPad rende semplice guardare i film, le serie televisive, e YouTube, tutto in HD, o sfogliare le pagine di un ebook scaricato dal nuovo iBookstore di Apple mentre ascolti la tua raccolta musicale.

L’App Store su iPad ti permette di navigare sul web in modalità wireless, acquistare e scaricare nuove app dal più vasto app store al mondo. iPad include 12 nuove innovative apps progettate appositamente per iPad e supporterà quasi tutte le oltre 150.000 app sull’App Store, incluse quelle già acquistate sul tuo iPhone® o iPod touch®. Gli sviluppatori stanno già creando nuove fantastiche app, studiate per iPad, che traggono vantaggio dalla sua interfaccia Multi-Touch, dall’ampio schermo e dalle capacità grafiche di alta qualità.

La nuova app iBooks per iPad include il nuovo iBookstore di Apple, il miglior modo di navigare fra il catalogo online, acquistare e leggere libri su un prodotto mobile. L’iBookstore avrà a catalogo libri della lista Best Seller del New York Times, di case editrici sia grandi che indipendenti, incluse Hachette Book Group, HarperCollins Publishers, Macmillan Publishers, Penguin Group e Simon & Schuster.

iTunes® Store offre agli utenti iPad l’accesso al più famoso negozio online di musica, TV e film, con un catalogo di oltre 12 milioni di brani, più di 50.000 episodi di serie TV e oltre 8.500 film, tra cui più di 2.500 in eccellente formato HD. Tutte le app e i contenuti che scarichi su iPad dall’App Store, iTunes Store e iBookstore verranno automaticamente sincronizzati con la tua libreria iTunes quando lo connetti al tuo computer

Prezzi e Disponibilità
iPad sarà disponibile nei modelli Wi-Fi il 3 aprile negli Stati Uniti ad un prezzo Apple Store di $499 per il modello 16GB, $599 per il modello 32GB, $699 per il modello 64GB. I modelli Wi-Fi + 3G di iPad saranno disponibili a fine aprile ad un prezzo Apple Store di $629 per il modello 16GB, $729 per il modello 32GB e $829 per il modello 64GB. iPad sarà venduto negli Stati Uniti attraverso l’Apple Store® (www.apple.com), i negozi retail Apple e un numero selezionato di Rivenditori Autorizzati Apple.

iPad sarà disponibile in entrambi i modelli Wi-Fi e Wi-Fi + 3G a fine aprile in Australia, Canada, Francia, Germania, Italia, Giappone, Spagna, Svizzera e UK. I prezzi a livello internazionale saranno annunciati in Aprile. iPad verrà commercializzato in altre nazioni più avanti nel corso dell’anno. L’acquisto e il download di canzoni e video dall’iTunes Store richiede una carta di credito valida emessa da un istituto di credito della nazione dove si effettua l’acquisto. La disponibilità di video varia a seconda della nazione.

L’app iBooks per iPad che include l’iBookstore di Apple sarà disponibile come download gratuito dall’App Store, negli Stati Uniti, il 3 aprile, la sua disponibilità sarà estesa ad ulteriori nazioni più avanti nel corso dell’anno.

*L’autonomia della batteria dipende dalle impostazioni del dispositivo, dal suo utilizzo e da altri fattori. I risultati effettivi variano.

giovedì 4 marzo 2010

Scatta il toto-iPad

Per chi se lo fosse perso, di seguito un mio articolo uscito ieri su Punto-Informatico:

Qualche giorno fa, un'inchiesta fatta da RBC Capital Markets aveva evidenziato che su 3.200 intervistati il 13 per cento ha dichiarato di essere disposto a comprare un iPad non appena sarà in commercio. Confrontando il dato con la stessa inchiesta fatta nel 2007 a proposito di iPhone, e che aveva dato come risultato un 9 per cento di persone interessata all'acquisto, sembrerebbe che iPad sia destinato ad un grande successo.

Bisognerebbe capire quanto un campione di persone 3200 possa essere rappresentativo dell'intero mercato (su scala mondiale) a cui si rivolgerà iPad (ma questo valeva anche per iPhone), ma il numero in sé andrebbe contestualizzato per valutare quanto possa essere significativo. Prima di tutto quando venne lanciato iPhon, si trattava di una prima assoluta, nessuno sapeva a cosa sarebbe andato incontro, e non c'era nessun AppStore a sostenere le vendite. Pare scontato quindi che, nonostante l'attesa che si era generata, gli utenti fossero più cauti in merito alle loro intenzioni di acquisto: se, nel corso del MacWorld Expo del 2007, oltre a iPhone Jobs avesse annunciato anche l'apertura immediata dell'AppStore, scommetto che in questo momento staremmo ragionando su percentuali completamente differenti.

In secondo luogo i numeri di cui abbiamo parlato sono la somma di due percentuali, quelli "molto" interessati, e quelli "abbastanza" interessati: concentrando l'analisi solo su chi è "molto" interessato, la percentuale sarebbe solo del 4 per cento, contro un 3 di chi era interessato all'iPhone. Va considerato che parliamo di basse percentuali su un campione ridotto, ci vuole poco a passare dal 3 al 4, quindi il presunto aumento di interesse sarà tutto da verificare al momento del lancio.

Più significativa invece l'indicazione sul modello che interessa: le vie di mezzo non piacciono, e le versioni più gettonate sono l'entry level da 16GB con il solo WiFi, o la versione top da 64GB con WiFi e connessione 3G (entrambi con il 19 per cento di preferenze). I modelli da 32GB, con o senza il 3G, si piazzano come seconda scelta (rispettivamente con il 12 e il 10 per cento di interesse), mentre in ultima posizione troviamo il modello WiFi da 64GB e quello con modulo 3G da 16GB. Questa suddivisione lascia intendere che chi non si fa problemi a spendere punta direttamente al modello più accessoriato (lasciando perdere le varianti intermedie), mentre c'è una grande fetta di persone che desidera iPad ma si accontenta della versione base.

Un'ultima considerazione va fatta sicuramente in merito alle come la gente pensa di utilizzare iPad. Al di là del fatto che nella ricerca manca qualsiasi riferimento all'utilizzo di applicazioni (o giochi), il 68 per cento degli interessati dichiara che userà iPad per navigare in Internet, e il 44 per cento per controllare la posta. A quanto pare il mancato supporto di Flash non spaventa gli utenti, che puntano ad utilizzare il tablet della mela per uno scopo che presumibilmente era l'obiettivo primario dei netbook (obiettivo che è a mio avviso è stato in parte mancato perché i netbook sono stati in gran parte acquistati come se fossero laptop a basso costo, spesso con risultati deludenti). Solo il 37 per cento dichiara di volerlo utilizzare come eBook reader, mentre il 28 per cento dice che lo userà per consultare riviste e quotidiani, mercato ancora tutto da sviluppare ma che dovrebbe assumere un ruolo decisivo su iPad.

Negli stessi giorni è stata pubblicata anche un'altra ricerca realizzata da AdMob, che sebbene sia focalizzata su un campione ancora più ridotto di utenti (960 persone) evidenzia altri aspetti interessanti sui futuri acquirenti di iPad. Da questa indagine emerge che il 16 per cento di chi possiede un iPhone è interessato a comprare un iPad nei prossimi 6 mesi: ciò che però sorprende maggiormente è che il 24 per cento degli stessi utenti iPhone si dichiara interessato a comprare un iPod Touch, il che significa che c'è maggiore interesse verso il piccolo "palmare" Apple (se così vogliamo chiamarlo) piuttosto che non per il tablet, anche se non è molto chiaro perché chi possiede già un iPhone dovrebbe comprare anche un iPod Touch.

La stessa tendenza si riscontra anche tra gli utenti Android e WebOS (Palm), e addirittura il 22 per cento degli utenti di WebOS dichiara di voler comprare un iPod Touch entro i prossimi 6 mesi. Se gli utenti di WebOS mostrano una certa propensione a voler acquistare iPod Touch o iPad (in tal caso la percentuale è dell'11 per cento), gli utenti Android sono invece più inamovibili, forse perché maggiormente soddisfatti della loro scelta, o forse perché più legati alla filosofia open del sistema di Google e quindi meno propensi a rivolgersi ad alternative "chiuse". L'aspetto sul quale tutti concordano è però lo scarso interesse verso Amazon Kindle: si va dal 6 per cento degli attuali utenti iPhone al 2 per cento degli utenti di WebOS.

I casi sono due: o spaventa l'eccessiva "chiusura" dei formati del Kindle, oppure la gente preferisce un dispositivo polifunzionale rispetto ad uno dedicato esclusivamente alla lettura di eBook. Personalmente credo che entrambi i fattori abbiano la loro importanza (anche se punterei maggiormente l'indice sul secondo), ma bisogna anche considerare che il campione scelto per realizzare questa statistica non è rappresentativo della popolazione in maniera omogenea: il solo fatto che tutti gli intervistati siano in possesso di un dispositivo portatile basato su iPhone OS, Android, o WebOS, li rende parte di una sottocategoria che potrebbe essere scarsamente interessata ad un eBook reader; un'indagine simile realizzata tra gli utenti di una biblioteca potrebbe mettere in evidenza dei numeri assai diversi.

Volendo ci sarebbero molte altre cose da dire riguardo la ricerca di AdMob, sul numero medio di applicazioni scaricate per i vari sistemi (sensibilmente più alto per iPhone e iPod Touch, sia che si parli di applicazioni free che di quelle a pagamento), sull'età degli utenti (quasi il 70 per cento di chi possiede un iPod Touch ha meno di 17 anni), e sul traffico Internet generato dai vari dispositivi (50 per cento iPhone OS, 21 Android, 19 Symbian OS), ma concentriamoci sulle prospettive per iPad. Considerando che attualmente sono stati venduti 75 milioni di iPhone, anche supponendo che il numero effettivo di utenti del Melafonino sia inferiore (ci sarà anche chi ne ha comprati due per sostituirne uno guasto o per avere l'ultimo modello), e anche supponendo che non tutti quelli che dichiarano di volerlo acquistare lo faranno veramente, potenzialmente nei primi 6 mesi di lancio si potrebbero vendere più di 10 milioni di iPad. E tutto questo considerando solo gli attuali utenti di iPhone.

Ovviamente si sta solo fantasticando con i numeri, ma la potenzialità è evidente: e nel giro di qualche settimana potremo avere i primi riscontri oggettivi sul reale andamento delle vendite, e sul grado di soddisfazione degli utenti.

[cs] mypage.it e Amnesty International per difendere i diritti dei bambini

LA SEZIONE ITALIANA DI AMNESTY INTERNATIONAL E WWW.MYPAGE.IT PER DIFENDERE I DIRITTI DEI BAMBINI E DELLE BAMBINE, INSIEME A LORO

La Sezione Italiana di Amnesty International, attraverso la pagina www.mypage.it/amnestykids, offre ai bambini e alle bambine la possibilità di approfondire la conoscenza dei diritti umani, riflettere sulla loro importanza e agire concretamente per la loro difesa, attraverso semplici e colorati "kidget", applicazioni digitali facili da utilizzare e incollare nella propria pagina personale su www.mypage.it.

Il kidget I nostri diritti presenta alcuni articoli della Convenzione internazionale sui diritti dell´infanzia e dell´adolescenza e permette di scaricare il Passaporto dei diritti da ritagliare e colorare. Attraverso un´altra applicazione digitale, Azioni urgenti Kids, i bambini e le bambine sono invitati a impegnarsi in prima persona per la difesa dei diritti umani dei loro coetanei, partecipando a un´azione urgente di Amnesty International. I casi di violazione sono presentati in un linguaggio semplice, facilmente comprensibile anche grazie alla presenza di brevi testi di approfondimento e un glossario che spiega i termini più difficili.

Su mypage.it i bambini e le bambine possono poi scoprire le opere delle classi che hanno partecipato al progetto Amnesty Kids! (l´iniziativa lanciata nel 2006 e rivolta alle classi di scuola primaria e scuola secondaria di I grado) e che hanno preso parte al concorso Adotta un diritto: immagini, video e parole che raccontano l´importanza di difendere e promuovere i diritti umani. Io sostengo Amnesty Kids! è il kidget con cui i bambini e le bambine possono esprimere il loro supporto alle iniziative di Amnesty International e scaricare il modulo di partecipazione al progetto "Amnesty Kids!"

mypage.it è il primo social network con Parental Control in Italia. Registrandosi a mypage.it gli utenti creano il loro profilo personale, scelgono un avatar e esprimono la propria personalità decorando la loro pagina web con tante applicazioni: giochi, video, disegni da colorare, paper toys da scaricare, sondaggi... Su mypage.it gli utenti possono trasferire online la loro rete di amicizie reali. Su mypage.it l'amicizia non è virtuale: per diventare amico di un bambino o di una bambina bisogna conoscere la sua "parola magica", che può essere scambiata soltanto nella vita reale.

Grazie al Parental Control i genitori possono monitorare in ogni momento tutte le attività online dei propri figli e sapere chi sono i loro amici sul social network.

martedì 2 marzo 2010

[cs] Active annuncia Pixelmator in italiano

Il software di fotoritocco, di cui ho già avuto modo di parlare in passato, è ora disponibile anche in italiano. Di seguito il comunicato stampa ufficiale (consiglio a tutti di provare la demo):

Software per la grafica dal successo mondiale, arriva in Italia Pixelmator.

Pixelmator è un editor di immagini per Mac OS X potente veloce e facile da usare. L’innovativa interfaccia è stata progettata in modo specifico per coloro che lavorano con le immagini.

Pixelmator offre controlli innovativi: l’editing si basa su livelli, gestione del colore, filtri ed effetti speciali, così da permettere di creare, velocemente, immagini di eccezionale qualità professionale.

Permette la compatibilità con oltre 100 formati di file, compresi PSD, JPEG, TIFF, PNG, GIF, PICT, BMP ed altri, oltre che con i file Photoshop con livelli.

Pixelmator è disponibile presso il sito di Active Software e presso i rivenditori Apple.

http://www.active-software.com/pixelmator

Pixelmator costa euro 59,90 IVA inclusa.

Il dimostrativo del programma è disponibile da:

http://www.active-software.com/download

Active Software è il principale distributore, sviluppatore e localizzatore di programmi per la piattaforma Macintosh in Italia. I software distribuiti da Active sono disponibili presso i principali rivenditori Apple in tutta Italia.

lunedì 1 marzo 2010

Un iPad nel Mac?

Molti mesi fa, quando il tablet di Apple era ancora un'indiscrezione, e nemmeno si sapeva se sarebbe uscito un tablet, piuttosto che un netbook, o niente di tutto ciò, fantasticando sull'argomento mi immaginavo un dispositivo polifunzionale, che fosse utilizzabile come un tablet in mobilità, e come un computer fisso inserito in un dock (con uscita video dedicata, e tastiera e mouse bluetooth).
L'iPad, per certi versi, accontenterebbe questo mio desiderio, se non fosse per il fatto che il funzionamento sul dock è comunque "limitato" alle possibilità dell'iPhone OS (o comunque di una sua variante, perché al momento non è ancora chiaro quanto il sistema dell'iPad sarà "appaiato" con quello dell'iPhone). E' ancora un po' presto per tirare le fila su quello che si potrà o non si potrà fare con l'iPad: di fatto sappiamo che potremo lavorarci per creare documenti di iWork, ma sicuramente non potremo utilizzarlo come se ci trovassimo di fronte a Mac OS X...
Lo scorso marzo immaginavo che Snow Leopard potesse avere un "layer" di interfaccia per la gestione touch del sistema, richiamabile all'occorrenza quando il dispositivo veniva utilizzato in versione mobile, e quanto pare non sono l'unico a pensarla in questo modo... sebbene visto in chiave leggermente differente (alla luce di quanto mostrato sull'iPad) Nick Bilton, sul blog del NYT, ha pubblicato un articolo che "inneggia" alla semplicità d'uso dell'iPhone OS, e a seguito di una chiacchierata informale con un ingegnere di Cupertino ipotizza che un computer basato su Mac OS X possa avere "anche" il sistema operativo dell'iPhone (o dell'iPad), richiamabile come funzione a sé stante, così come oggi si richiama Front Row o la Dashdoard. Di fatto potrebbe essere un'ottima idea: le basi dei diversi sistemi sono le stesse, e gli emulatori di iPhone e iPad vivono già oggi dentro Xcode. Se l'emulatore dell'iPad venisse lanciato a pieno schermo e fosse "guidato" per prendere come riferimento le librerie di iTunes e iPhoto, il tutto sarebbe già pronto.
Forse è dietro questa idea che sono nate le indiscrezioni di un iMac con schermo touch, macchina che a mio avviso resta comunque improbabile, sia perché non è una dimensione che si presterebbe all'uso in mobilità, sia perchè uno schermo così grande comporterebbe un'ulteriore passo di adeguamento delle applicazioni. Meno impossibile (anche se siamo sempre nelle ipotesi delle cose futuribili e poco probabili), sotto quest'ottica potrebbe prima o poi comparire un nuovo dispositivo con schermo touch da 13", una sorta di versione touch del MacBook Air senza tastiera (chi ne ha la necessità può collegarci quella bluetooth). A quel punto però gli interrogativi sarebbero molti: prima di tutto, se l'utilizzo in modalità iPad fosse una caratteristica di Mac OS X (una futura versione di Mac OS X), questa sarebbe disponibile automaticamente su tutte le macchine, e tutte le macchine potrebbero far girare le applicazioni per iPhone e iPad... sotto certi punti di vista sarebbe un vantaggio (sia per Apple che per gli sviluppatori, che per gli stessi utenti), sotto altri potrebbe essere una possibilità non desiderata (quantomeno da Apple e dagli sviluppatori), e quindi difficile da gestire. In secondo luogo ci sarebbe da chiedersi cosa succederà a livello hardware, e come si modificheranno i confini tra le attuali macchine Intel, e i dispositivi ultraportatili basati sui processori Apple/PA-Semi... è possibile che in futuro Apple cambi nuovamente strategia abbandonando Intel per dei processori "fatti in casa"? L'ipotesi è per certi versi affascinante (e anche plausibile), ma sicuramente non è da prendere in considerazioni in tempi brevi: il passaggio definitivo ad Intel si è concluso solo ora con Snow Leopard, e credo che nessuno (in particolare utenti e sviluppatori) sia pronto per un altro cambio immediato.