giovedì 25 febbraio 2010

[10 anni fa] Apple rilascia nuovi portatili

Come ricordato anche dal mio amico Nicola D'Agostino su Tevac (e più in dettaglio sul sito storiediapple.it), 10 anni fa Apple presentava il Pismo, uno dei notebook più apprezzati della casa della mela.
Si trattò dell'ultimo PowerBook (nome che identificava la linea dei portatili professionali) con processore G3, un PPC750 da 400 o 500MHz, il primo che vide l'introduzione della firewire, la sparizione della SCSI (porta che era era rimasta in vita fino al precedente PowerBook Lombard), e l'opzione per una scheda WiFi Airport (opzione che in Italia arrivò solo più tardi, forse per questioni normative).
L'introduzione della firewire diede ovviamente il via alla possibilità di fare videoediting anche su macchine portatili, non a caso il lancio del Pismo venne accompagnato dalla pubblicità di Final Cut; in quegli anni Apple puntava molto al videoediting, e io stesso ero a volte impegnato in attività di "promoter" legate strettamente a questo settore.
Di fatto il Pismo supporta Mac OS X fino alla versione 10.4.11 (l'ultimo update di Tiger rilasciato a fine 2007), anche se forse bisogna fare i conti con la massima quantità di RAM installabile.
Oltre al Pismo, nel febbraio del 2000 Apple rilasciò anche la seconda versione dell'iBook, identificato come iBook SE, macchina che a parte un processore leggermente più veloce (G3-PPC750 a 366MHz), e un nuovo set di colori, non aggiungeva nulla di più rispetto alla versione originale: per avere un iBook significativamente migliore occorrerà attendere il settembre dello stesso anno, con l'introduzione del modello con Firewire, un Hard Disk più capiente, e il doppio di RAM Video... ma di questo parleremo un'altra volta...
L'iBook SE, a fronte delle sue limitate specifiche, supporta comunque Mac OS X fino alla versione 10.3.9 (l'ultimo update di Panther rilasciato a metà 2005).

[cs] iTunes Store raggiunge il traguardo di 10 miliardi di canzoni vendute

L'avreto già letto un po' ovunque, in ogni caso, di seguito, il comunicato stampa ufficiale.

CUPERTINO, California- 25 Febbraio, 2010-Apple® ha annunciato oggi che gli appassionati di musica hanno acquistato e scaricato oltre 10 miliardi di canzoni da iTunes® Store (www.itunes.com), il negozio online di musica, programmi TV e film più famoso al mondo. La 10 miliardesima canzone, "Guess Things Happen That Way" di Johnny Cash, è stata acquistata da Louie Sulcer di Woodstock, Georgia. In qualità di vincitrice del Conto alla Rovescia iTunes verso la 10 Miliardesima Canzone, Louie riceverà una Card Omaggio iTunes del valore di 10.000 $. iTunes è il primo retailer di musica al mondo ed è dotato del più vasto catalogo di musica con oltre 12 milioni di canzoni.
"Siamo grati a tutti i nostri clienti per averci aiutato a raggiungere questo fantastico traguardo," ha affermato Eddy Cue, vice president Internet Services di Apple. "Siamo orgogliosi del fatto che iTunes sia diventato il primo retailer di musica al mondo e vendere 10 miliardi di canzoni è davvero stupefacente."
iTunes Store ha un catalogo di oltre 12 milioni di canzoni, oltre 55.000 episodi TV e oltre 8.500 film, fra cui oltre 2.500 in sensazionale alta definizione. Grazie alla leggendaria facilità di utilizzo di Apple, a funzionalità pionieristiche come iTunes Movie Rentals, al supporto integrato per il podcasting, alla possibilità di trasformare i brani comprati in precedenza in album completi ad un prezzo ridotto, e alla perfetta integrazione con iPod® e iPhone®, iTunes Store rappresenta il miglior modo per utenti Mac® e PC di scoprire, acquistare e scaricare legalmente musica e video online.
L´acquisto e il download di canzoni e video da iTunes Store richiede una carta di credito emessa da un istituto di credito del paese in cui avviene l´acquisto. La disponibilità dei video varia a seconda delle nazioni.


PS: ammetto che leggere sul comunicato italiano delle disponibilità di 8500 film (di cui 2500 in HD) mi lascia un po' perplesso... OK che viene specificato che "La disponibilità dei video varia a seconda delle nazioni", ma qui in Italia siamo proprio a zero...

mercoledì 24 febbraio 2010

Cu cu... SETTE-te

Non ho ancora avuto modo di commentare la presentazione della nuova versione di Windows Mobile 7, che in prospettiva "telefonica" si chiamerà Windows Phone 7 Series.
Al di là di tutti i limiti di cui ho già parlato (limiti che per molti versi sono gli stessi dell'iPhone OS attuale... ma che sono relativi ad un prodotto che uscirà a fine anno, mentre l'iPhone OS potrebbero esserci sorprese a giugno), la prima cosa che ho pensato quando ho visto la nuova interfaccia è stata "WOW!".
Si, perché l'interfaccia del nuovo sistema di Redmond stupisce parecchio, quantomeno per il taglio netto col passato (manca il tasto "Start"!!!)... ma è tutto oro quel che luccica, o è tutto fumo e niente arrosto?
L'interfaccia si presenta in una veste sicuramente accattivante, ma sarà comoda? La mia impressione è che le informazioni siano tutte un po' mischiate alla rinfusa e lo spazio non sia sfruttato a dovere (la ricerca "per facce" tra i contatti è molto scenografica ma poco efficace, a meno di averne un numero molto limitato); difficile giudicare senza averlo tra le mani dopo aver caricato i propri dati, ma quello che vedo nei filmati mi convince solo fino ad un certo punto, e l'integrazione spinta con Facebook non aggiunge niente di speciale che non sia già fattibile anche sugli altri terminali.
Al di là di questo, pare che il nuovo sistema operativo mobile di Microsoft sarà più "chiuso" dei precedenti, e non vi saranno possibilità di personalizzazione da parte dei produttori (forse per questo resterà ancora in commercio la versione 6.5). L'intenzione di Microsoft è chiaramente quella di immettere sul mercato un prodotto diverso dagli altri (e in tal senso l'obiettivo è centrato), e che sia chiaramente riconoscibile ed identificabile con l'azienda (per cui nessuna personalizzazione "esterna"). Fino a che punto piacerà questa cosa ai produttori di telefoni?
Al di là del fatto che manca quasi un anno prima di poterlo giudicare appieno, buona parte del successo dipenderà fondamentalmente dal supporto che riceverà dagli sviluppatori: a proposito... a parte i giochi della sezione XBox Live, dove stanno le altre applicazioni?

martedì 23 febbraio 2010

La corretta alimentazione

Nel corso del mio ultimo viaggio ho avuto la disavventura di ritrovarmi con l'alimentatore del notebook guasto. Trattandosi di un normale notebook (e non del Mac...), confidavo del fatto di poterlo rimpiazzare facilmente, ma evitemente mi sbagliavo: tra spinotti più larghi, più corti, e tensioni di uscita differenti, ne ho fatti passare almeno una decina senza trovarne uno che andasse bene. Alla fine sono riuscito a "tamponare" il problema smontando il mio vecchio, recuperando il cavo con lo spinotto, e collegandolo in un modo un po' "fantasioso" ad un alimentatore di pari voltaggio.
Detto questo, considerando che il 2010 dovrebbe essere l'anno del caricabatterie universale per i cellulari (anche se al momento non mi pare che i buoni propositi siano già stati messi in pratica), sarebbe di buon auspicio se la stessa politica venisse portata avanti anche per i portatili, o più in generale per tutti i dispositivi mobile più comuni.

Il tempo vola

Dopo quasi un mesetto di viaggi vari, con qualche difficoltà nel seguire gli avvenimenti informatici (soprattutto nell'ultima settimana), sono rientrato; nei prossimi giorni spero di poter aggiornare queste pagine, anche se di novità vere e proprie non ce ne sono ancora... perlomeno riguardo Apple...
Nel frattempo, lascio spazio ad un piccolo pensiero personale: anche un'anno fa, di questi tempi, mi trovavo all'estero, e trovandomi impossibilitato dal realizzare articoli veri e propri per Punto-Informatico, cominciai a meditare l'idea di aprire questo blog, luogo dove scrivere quei pensieri troppo "brevi", troppo "settoriali", o troppo "personali", per trovare spazio su un quotidiano di più ampio respiro.
In occasione della data ufficiale di apertura (13 marzo 2009), magari farò un breve resoconto sulle visite e i visitatori che mi hanno fatto compagnia in questo anno: 12 mesi passati veramente in fretta!

mercoledì 17 febbraio 2010

A mente un po' più fredda

OK, dopo tre settimane circa dalla presentazione, possiamo tirare qualche somma sulle impressioni che l'iPad ha dato agli utenti e ai cosiddetti "addetti ai lavori".
Comincio dandovi la "mia" impressione; premetto che in quei giorni ero fuori casa, quindi non ho potuto seguire la presentazione in diretta, né avevo una connessione che mi permettesse di guardare agevolmente i filmati di presentazione. A caldo, guardando solo le foto, ammetto che il tablet Apple mi aveva lasciato un po' perplesso, forse perché ci avevo fantasticato così tanto che era inevitabilmente diverso da come me l'aspettavo. Mi ero però ripromesso evitare sia commenti volti alla stroncatura, sia commenti troppo "entusiasti", perché era evidente che l'hardware in sè significava poco o nulla: solo guardando i filmati, esplorando dettagliatamente i particolari delle specifiche, e valutando i pareri di chi dovrà realizzare i contenuti per il tablet, si può avere un'idea delle reali possibilità dell'oggetto... giorno dopo giorno, man mano che aumentavano i dettagli, l'iPad è apparso come una macchina dal potenziale sempre maggiore.
Passando ai pareri degli utenti Mac, ed escludendo i fanatismi, ci sono giudizi molto contrapposti: gli utenti di lunga data hanno espresso un giudizio mediamente positivo, anche se è abbastanza diffusa l'idea che la seconda release potrebbe essere migliore. Gli utenti più recenti, quelli che magari hanno comprato un Mac per provare qualcosa di diverso, ma non sono ancora entrati nella "filosofia" dei prodotti Apple (e magari non l'apprezzano nemmeno) sono invece molto critici, tanto critici da stroncare l'iPad sotto ogni aspetto. Ovviamente non mancano i "delusi dalle aspettative", soprattutto tra chi sperava nell'Eink per un utilizzo intensivo come eBook reader (cosa che non può essere, per tutta una serie di motivi e di scelte, anche se il display IPS potrebbe rivelarsi sufficientemente buono anche sotto questo punto di vista), e tra chi si aspettava un tablet con Mac OS X (ma questi, a mio avviso, sbagliavano già in partenza ad aspettarsi qualcosa che sicuramente non sarebbe stato... se proprio vogliono possono comunque consolarsi con i ModBook).
Tra gli utenti non-Mac (escludendo anche qui i fanatici anti-Apple) ho avuto modo di riscontrare le sorprese maggiori: commenti molto positivi, soprattutto da chi possiede un iPhone o un iPod touch e già intravede nell'iPad grandi potenzialità. Commenti positivi anche da chi è "poco esperto" di computer e vede nell'iPad la possibilità di accedere a certi servizi (internet, posta elettronica, ...) in maniera molto semplice. Commenti positivi anche da chi è esperto ma vuole una "seconda macchina" per fare alcune cose senza doversi necessariamente accendere il computer.
Un'ultima parola è da spendere per il parere degli "addetti ai lavori", ovvero i futuri fornitori di contenuti per iPad. Gli sviluppatori di software sono entusiasti (dalla presentazione dell'iPad la presentazione di nuove applicazioni sull'AppStore è triplicata) e non potrebbe essere diversamente visto che si tratta di un'ulteriore possibilità di guadagno: in molti sono già al lavoro per presentare nuove applicazioni della "dimensione opportuna" all'uscita dell'iPad. Altrettanto entusiasmo da parte di chi fornirà contenuti "da leggere", non tanto per gli eBook "classici", ma per quei prodotti che grazie all'iPad si affaccerano in maniera più decisa al mondo dell'editoria elettronica: fumetti (Disney/Marvel, ma anche IDW con sui Transformer, e molti altri ancora), riviste (Interview, Wired) e quotidiani (NYT in testa).
L'impressione che ne nasce da tutto ciò, è che con tutta probabilità sarà un grosso successo...

martedì 16 febbraio 2010

[cs] Office 2011 per Mac

Un po' in ritardo, per problemi di consultazione della mail...:



La Macintosh Business Unit di Microsoft annuncia il nuovo Office per Mac 2011, la quintessenza del lavoro di squadra

La versione, basata sulle principali esigenze della community, avrà ancora più strumenti per la collaborazione e una maggiore compatibilità

Milano - 11 febbraio 2010 - Le esigenze della community Mac da sempre trovano ascolto presso la Macintosh Business Unit (MacBU) di Microsoft. Da oltre vent'anni, il tratto distintivo di Microsoft è quello di utilizzare i commenti e i suggerimenti degli utenti per creare la migliore suite di software per la produttività in ambiente Mac. Recentemente, gli utenti hanno richiesto migliori modalità, che fossero compatibili con l'utilizzo di piattaforme diverse, per poter collaborare con colleghi e amici in qualunque luogo e in qualsiasi momento. Oggi, in occasione di Macworld 2010, Microsoft risponde all’esigenza degli utenti di creare e condividere idee utilizzando Office per Mac 2011, la nuova versione della suite di software per la produttività in ambiente Mac. Questo pacchetto vanta nuove connessioni ai servizi Microsoft per collaborare in modo più efficiente, un'interfaccia aggiornata per semplificare le attività e una compatibilità avanzata per mantenere inalterato l'aspetto originale dei documenti condivisi.

"Insieme al vostro team, colleghi d'ufficio, familiari o compagni di scuola, fate parte della community che contribuisce a forgiare ogni versione di Office per Mac", ha affermato Eric Wilfrid, General Manager della MacBU di Microsoft. "Ci avete detto che poter collaborare utilizzando piattaforme diverse è per voi una priorità e per accontentarvi stiamo cercando di rendere Office per Mac 2011 la migliore suite di software per la produttività in grado di garantire la massima compatibilità con sistemi Mac".

Nuovi strumenti per la creazione condivisa e Office Web Apps

I nuovi strumenti di creazione condivisa di Office 2011, consentono di collaborare con i membri del team a un file Word, PowerPoint o Excel2 da diverse posizioni, confrontando le idee e lavorando in qualsiasi momento sulla stessa pagina a prescindere dalla piattaforma utilizzata e dall'ubicazione geografica. La creazione condivisa migliora i processi di collaborazione, eliminando tutti i problemi dovuti all'utilizzo di più versioni, alla perdita delle modifiche o alla necessità di definire un orario per la riunione del gruppo. Questa nuova modalità consente di tenere traccia del lavoro tramite la funzionalità di presenza, che fornisce in tempo reale, direttamente nell'applicazione, aggiornamenti sullo stato degli utenti che collaborano al documento.

Office 2011 fornisce, inoltre, una connessione a Microsoft Office Web Apps, offrendo così un facile metodo per accedere ai documenti di Office e condividerli da qualsiasi computer dotato di connessione Internet. Analogamente a Microsoft Office 2010 per PC, Office Web Apps consente di lavorare virtualmente da qualsiasi sede. Oggi il lavoro non termina quando si lascia la scrivania, ma è necessario mantenersi produttivi e accedere alle informazioni in qualunque momento e da qualsiasi luogo, senza doversi inviare tramite posta elettronica i file necessari per lavorare. Attualmente disponibile come versione beta, Office Web Apps è l’ideale per utenti privati e aziendali (tra piattaforme diverse) e consente l'archiviazione di documenti tramite il proprio account Windows Live ID o tecnologie Microsoft SharePoint.

Nuovo design dell'interfaccia utente: barra multifunzione di Office per Mac

Un'altra novità introdotta nella suite Office 2011 è la barra multifunzione, nucleo centrale dell'esperienza utente Office per Mac di ultima generazione. Sfruttando i commenti e i suggerimenti degli utenti, Microsoft non ha però voluto stravolgere completamente gli elementi più familiari e amati. Il nuovo design è un'evoluzione della barra multifunzione di Office 2008 e utilizza il menu Mac classico e le barre degli strumenti standard. È anche possibile comprimere la barra multifunzione e la barra degli strumenti per ottenere maggiore spazio sullo schermo o per consentire agli utenti più avanzati di utilizzare le scelte rapide da tastiera. Insieme, questi strumenti semplificano la ricerca e l'individuazione dei nuovi comandi e di quelli utilizzati più frequentemente. Oltre l'80%2 delle funzionalità più utilizzate, infatti, si trova nella visualizzazione predefinita, in modo da evitare inutili perdite di tempo nel cercare lo strumento necessario. Realizzata tramite le tecnologie Mac OS X più recenti, la barra multifunzione offre un'esperienza innovativa, flessibile e ancora più coerente tra le piattaforme, aspetto chiave per la produttività, in quanto ormai il 75% degli utenti Mac utilizza anche un PC3.

Novità: supporto per l'importazione di file .PST in Outlook per Mac

Oltre all'interfaccia utente aggiornata e all'accesso rapido a Office Web Apps, la MacBU ha annunciato lo scorso agosto che in Office 2011 sarà disponibile Outlook per Mac, che sostituirà Entourage. Outlook per Mac è una nuova applicazione che utilizza il protocollo Servizi Web Exchange ed è realizzata tramite Cocoa, per garantire un'integrazione migliore con Mac OS. Oggi è stato inoltre annunciato che Outlook per Mac consentirà di importare file PST da Outlook per Windows, una delle richieste più gettonate. Come annunciato l'anno scorso, inoltre, Outlook per Mac include un affidabile database ad alta velocità basato su file, con funzionalità di ricerca Spotlight e supporto per il backup tramite Time Machine. Outlook per Mac include anche Information Rights Management, che impedisce la distribuzione o la lettura di informazioni riservate da parte di persone prive dell'autorizzazione necessaria per accedere al contenuto. Outlook per Mac è anche una soluzione integrata per la gestione di tempo e informazioni e, se utilizzato insieme a Microsoft Exchange Server, offre caratteristiche di collaborazione avanzata e miglioramenti in termini di sicurezza.

Office per Mac 2011 sarà disponibile nei prossimi mesi di quest'anno. Per informazioni aggiornate su tutto ciò che riguarda Office per Mac, è possibile seguire il team su Twitter (@OfficeforMac) e Facebook.

Informazioni sulla Macintosh Business Unit di Microsoft

Da oltre 25 anni Microsoft sviluppa software pluripremiato per sistemi Mac. La Macintosh Business Unit (MacBU) presso Microsoft è una business unit leader del settore nello sviluppo di software e prodotti online per la piattaforma Macintosh, inclusa la suite Office per Mac. Il gruppo è composto da esperti in prodotti Mac impegnati nella creazione di software innovativo per utenti Mac in tutto il mondo. Per ulteriori informazioni sulla MacBU e i prodotti Microsoft Macintosh, visitare il sito Web all'indirizzo http://www.microsoft.com/mac (informazioni in lingua inglese).

lunedì 15 febbraio 2010

Parenti serpenti...

Che il Nexus One non abbia avuto grande successo è cosa ormai arcinota, così come sono noti i problemi lamentati dagli utenti, la carenza del supporto, e i tagli di prezzo messi in atto per cercare di arginare la situazione. Quello che però nessuno si aspettava (forse...), è che HTC mettesse in vendita un telefono (HTC Bravo) sostanzialmente identico a quello realizzato per Google, ma con un prezzo sensibilmente inferiore... più che di concorrenza, in questo caso si potrebbe parlare di lotta interna, quasi fratricida, che sicuramente non fa bene a Nexus One, ma di riflesso potrebbe avere delle ripercussioni anche su Android: o Google decide che vendere telefoni non è il suo mestiere e si limita a sviluppare la versione base di Android, oppure, se dovesse diventare troppo "gelosa" del suo OS, tanto da voler mostrare in prima persona la propria "interpretazione" del sistema, dovrà trovare altre strade per fornire un prodotto con maggiori garanzie di originalità (se è una via percorribile)... ma a quel punto che ne sarebbe della filosofia open del progetto?

[cs] SlingPlayer per iPhone ora è anche 3G

Milano, 15 febbraio 2010 – Sling Media, società controllata da EchoStar Corporation, annuncia che l’applicazione SlingPlayer Mobile™ da oggi supporta anche le connessioni 3G. Sling Media lo ha reso noto nel giorno d’apertura del Mobile World Congress di Barcellona.

“Siamo lieti che l’applicazione SlingPlayer Mobile abbia la funzionalità 3G”, ha dichiarato John Gilmore, senior vice president e general manager di Sling Media. “Gli utenti Slingbox in diversi paesi del mondo potranno così godere della stessa esperienza offerta dalla TV di casa sui propri iPhone e iPod touch con connessione WiFi o 3G”.

Come funziona
Attraverso l’accesso a Internet e la connessione a uno Slingbox® SOLO, PRO o PRO HD, il software SlingPlayer Mobile permette di guardare e controllare la propria TV di casa in qualsiasi momento e da qualsiasi luogo. Gli utenti dell’applicazione possono cambiare canale, controllare un DVR e guardare i propri programmi preferiti con il proprio iPhone® o iPod touch®. Per maggiori informazioni, per consultare i requisiti tecnici o per acquistare Slingbox, è possibile visitare la pagina http://it.slingmedia.com/.

L’applicazione SlingPlayer Mobile per iPhone e iPod touch è disponibile a 23,99 euro sull’App Store di Apple e come aggiornamento gratuito per gli utenti che hanno già acquistato il software.

Sling Media
Sling Media Inc., controllata di EchoStar Corporation (NASDAQ: SATS), è il principale fornitore di prodotti e servizi di video placeshifting per utenti finali e provider di servizi televisivi. La linea di prodotti Sling Media include il noto Slingbox™, già premiato con un Emmy, che permette di guardare e controllare il proprio televisore di casa in qualsiasi momento e da qualsiasi luogo, utilizzando PC, Mac, palmari o smartphone. Per maggiori informazioni su Sling Media, è possibile visitare http://it.slingmedia.com/.

sabato 13 febbraio 2010

Toc toc... chi Buzz?

Dopo il dubbio successo di Google Wave, che è ancora in fase beta ma per il momento nessuno sembra aver capito bene cosa farci (a proposito... se qualcuno vuole ho sempre a disposizione una manciata di inviti), Google ci riprova con Buzz.
Non che sia proprio la stessa cosa: se Wave si propone più come strumento per "il lavoro di gruppo", diciamo che Buzz si avvicina maggiormente al Social Network e al micro-blogging, e si integra direttamente in GMail. Un po' presto per capire se prenderà piede ma personalmente, al momento, non ne sono particolarmente attratto: sarà l'eta?

[...e a proposito di "chi Buzz", vi rimando a questo simpatico ricordo ;)]

venerdì 12 febbraio 2010

L'uva e la volpe

Siamo ancora a livello di indiscrezioni, ma pare che la prossima relese di Windows Mobile, la numero 7 (numero non-a-caso in analogia col l'ultima versione del sistema desktop), avrà "alcuni punti in comune" con l'iPhone OS.
La cosa più divertente è che questi "punti in comune" sono proprio quelli che molte persone ritengono punti deboli di iPhone OS: mancanza di multitasking, applicazioni solo da store ufficiale, nessun supporto a Flash (anche se potrebbe arrivare più avanti, e cmq dovrebbe esserci Silverlight).
Non mancano poi, le inevitabili similitudini di interfaccia (quantomeno come metafore di utilizzo con le gestures) e l'immancabile framework per lo sviluppo di giochi, ma queste potevamo anche aspettarcele... sono le altre "novità" che ci danno qualche spunto di riflessione in più.
-Installazione applicazioni solo da Store ufficiale; si tratta di un aspetto che sicuramente non piacerà agli "smanettoni", ma consentirà a Microsoft da un lato di avere un maggior controllo, e dall'altro di fare cassa... resta da capire quanto questa soluzione sia proponibile, perché a differenza di Apple (il cui cunnubio tra hardware e software è ben definito), Microsoft potrebbe trovarsi a dover gestire una maggiore variabilità hardware. La soluzione potrebbe essere quella di "imporre" un ristretto range di specifiche hardware per l'adozione di Windows Mobile 7, mentre dal punto di vista software sicuramente non ci troveremo più di fronte alle personalizzazioni messe in opera da alcuni partner (tra cui HTC): il sistema e la sua interfaccia saranno ben definiti ed identificabili, situazione che dovrebbe garantire anche un miglior ritorno di immagine a Microsoft.
-Multitasking; pare che la decisione di non consentire il multitasking tra le applicazioni sia dovuta a questioni di risparmio energetico e prestazionali: l'esperienza maturata dagli utenti Android e PalmPre ha infatti dato ragione alle motivazioni che Apple ha sempre addotto come giustificazione di questa scelta. Certo, qualcuno potrà obiettare che sarebbe meglio offrire il multitasking e lasciare all'utente la scelta sul da farsi: in alcuni casi potrebbe essere meglio privilegiare l'autonomia, in altri sarebbe comodo avere il multitasking (personalmente su uno schermo da 3.5" non ne sento la mancanza, mentre sull'iPad potrebbe avere più senso). Per assurdo Microsoft potrebbe fare questa scelta proprio nel momento in cui Apple si appresta a rimuovere questo limite...
-Flash; qui la questione è più delicata... ad di là del fatto che il supporto potrebbe anche arrivare più in là nel tempo, c'è la questione di Silverlight (tecnologia Microsoft per molti versi antagonista di Flash), la questione prestazionale (alcuni vecchi filmati in cui si mostrava all'opera il nuovo sistema Mobile di Microsoft non mi hanno impressionato positivamente), e (di riflesso) la solita questione del consumo energetico. Il mio punto di vista personale è che nel giro di qualche anno si possa arrivare all'abbandono di queste tecnologie proprietarie, a tutto vantaggio delle soluzioni standard a cui ho accennato qualche tempo fa (HTML5, WebGL e X3D).

Se queste notizie dovessero rivelarsi esatte, prepariamoci nel corso del 2010 ad un ulteriore cambiamento di scenario del settore.

PS: si, lo so che il titolo della fiaba è "La volpe e l'uva", e non "L'uva e la volpe", ma in questo caso mi sembrava più appropriata l'inversione.

giovedì 11 febbraio 2010

Vecchio scarpone...

Pare che il blog sia diventato ormai roba da "vecchi" ultratrentenni, scalzato nelle preferenze dei giovanissi dagli ormai onnipresenti social network, Facebook in testa.
Lo studio è stato riportato anche dalla BBC, e pare che i social network abbiano la meglio non solo sui blog, ma anche sulle piataforme di micro-blogging, come Twitter, che volendo poteva rappresentare una sorta di via di mezzo tra i due mondi.
Onestamente la notizia non mi sorpende, anche se l'ufficialità dei dati è sempre il giusto punto di partenza per fare qualsiasi considerazione. Gli ultra-trentenni (come sono io) hanno studiato sui libri e hanno visto nascere l'era informatica. Chi ha qualche anno in più si trova in difficola a gestire con disinvoltura i nuovi strumenti, e spesso preferisce affidarsi a metodi più "tradizionali". I ragazzi più giovani invece sono nati nell'era di internet, e invece di andare in biblioteca a fare le ricerche, cop'incollano parti di wikipedia, senza nemmeno preoccuparsi di dare un'impaginazione decente al tutto.
Il modo di fruire l'informazione è completamente cambiato, e questo si riflette (per forza di cose) anche nel "modo" di fare informazione e nel modo di comunicare con gli altri.
Personalmente sono felice di far parte della categoria degli ultra-trentenni, di quelli che (nel bene o nel male) pensano di aver qualcosa da dire e da far conoscere agli altri, qualcosa che non sia un banale messaggio "stringato", qualcosa che trova il suo giusto spazio in un blog. Forse un giorno cambierò idea e allora mi troverete su Facebook o su Twitter, ma credo che quel giorno sia ancora lontano...

C'è sotto qualcos'altro?

Scusate se insisto sull'argomento, ma finché Apple non tira fuori del nuovo hardware, le notizie "calde" arrivano sempre in merito al solito argomento: l'iPad. Come molti avranno notato, a parte lo sfondo personalizzabile, l'iPad mostra un'altra differenza grossolana rispetto a quello a cui siamo abituati con l'iPhone OS: nelle schermate che si sono viste finora mancano le applicazioni di orologio, calcolatrice, borsa e meteo... qualcuno ha fatto notare che "casualmente" sono le stesse applicazioni che sul Mac appaiono sotto forma di widget nella dashboard (funzionalità che personalmente, nella sua implementazione attuale, trovo abbastanza inutile, ma che sull'iPad potrebbe avere un senso), il che ha fatto viaggiare la fantasia riguardo quello che veramente ci aspetta nell'iPad OS: sarà davvero la versione 3.2 dell'iPhone OS, o sarà un sistema che si presenta in quel modo ma per molti versi è più vicino a Mac OS X? avremo anche sull'iPad una dashboard richiamabile come su Mac OS X? e sull'iPhone?
Per certi versi potrebbe essere una "piccola" alternativa al multitasking, con alcuni widget richiamabili in qualsiasi momento senza uscire dall'applicazione in corso... una sorta di "esperimento" per quello che potrebbe arrivare poi con l'iPhone OS 4.0. Questa possibilità implica però che venga definita una gesture universale "di sistema", una gesture che non abbia significati differenti nelle altre applicazioni: pensando all'iPad e al suo grande schermo da usare a piene mani, mi viene in mente uno sliding a 3 o 4 dita verso l'alto (3 dita se dev'essere utilizzabile anche sul piccolo schermo dell'iPhone). Ovviamente questa è solo un'ipotesi, magari un po' strampalata: può essere benissimo che le versioni per iPad delle applicazioni citate non siano ancora pronte, visto che su uno schermo da 9.7" possiamo immaginare che verranno realizzate in modo diverso (così come abbiamo visto per Mail, per la modalità di visualizzazione delle foto, o per la semplice applicazione Note).
Insomma, nonostante il tablet sia stato svelato, i misteri sono ancora molti... non resta che pazientare ancora per qualche settimana.

mercoledì 10 febbraio 2010

Alla buon ora...

La scorsa settimana, finalmente, Symbian è diventato Open source a tutti gli effetti. L'avverbio non è riferito tanto alle tempistiche impiegate per la migrazione (anzi, il passaggio ad Open Source è avvenuto pure in anticipo rispetto al previsto), ma al fatto che il mercato sta ormai facendo le proprie scelte...
L'obiettivo della Symbian Foundation è chiaramente quello di creare una piattaforma "libera" e alternativa per il settore degli smartphone (e non solo), ma è difficile dire se riuscirà nell'intento: nonostante l'attuale base di installato (basti pensare ai Nokia), i produttori in cerca di soluzioni "aperte" sono già saliti sul treno di Android, e anche molti sviluppatori stanno seguendo la stessa strada. I due sistemi si presentano comunque con filosofie abbastanza differenti, quindi potrebbe esserci spazio per entrambi, anche se al momento la "soluzione Android" sembra esercitare una maggiore attrattiva sia sui produttori di telefoni, che sugli utenti.

martedì 9 febbraio 2010

iTunes Store - CVD 2

Avevo già parlato del "dubbio" successo della politica di innalzamento dei prezzi musicali sull'iTunes Store e oggi, dopo circa 10 mesi di attività del nuovo listino, le prime conferme arrivano anche dalle stesse major.
La Warner (forse la più "insistente" sotto questo aspetto, nonostante il parere contrario di Apple) ammette che il fatturato è si aumentato, ma solo dell'8%, a fronte di un +20% dell'anno precedente, e di un incremento medio dei prezzi che è comunque più alto. Non sono noti i dettagli, ma possiamo immaginare che le vendite siano calate, e che l'incremento di fatturato sia "merito" dell'aumento dei prezzi. Il problema è che questa situazione è vista comunque come positiva, quindi a meno di ulteriori scossoni, difficilmente le major cambieranno idea in merito alla questione (anche perché per il momento hanno la "scusante" della crisi economica mondiale).
Per quanto mi riguarda, nel mio piccolo, continuo ad evitare l'acquisto dei brani a prezzo maggiorato.

[cs] Apple rilascia Aperture 3 (fra le nuove funzionalità Faces, Places e Brushes)

CUPERTINO, California- 9 Febbraio, 2010-Apple® ha rilasciato oggi ApertureTM 3, la nuova importante versione del proprio potente software per l´editing e la gestione delle foto, con oltre 200 nuove funzionalità, fra cui Faces, Places e Brushes. Basato sulle innovative funzionalità Faces e Places introdotte con iPhoto® ´09, Aperture 3 rende ancora più semplice e veloce l´organizzazione di grandi librerie di foto. Aperture 3 introduce nuovi strumenti per ritoccare le tue foto, fra cui Brushes (Pennello) per applicare miglioramenti di immagine a parti delle tue foto, e Adjustment Presets (Ritocchi Predefiniti) per applicare effetti fotografici professionali con un solo click. Nuove eccezionali sequenze di presentazione ti premettono di condividere il tuo lavoro integrando insieme foto, audio, testo e video HD.

"Milioni di persone amano utilizzare iPhoto per organizzare, elaborare e condividere le proprie fotografie digitali," ha affermato Philip Schiller, senior vice president Worldwide Product Marketing di Apple. "Aperture 3 è pensato sia per i professionisti che elaborano e gestiscono immense librerie di foto, sia per gli utenti di iPhoto che vogliono migliorare ancor più le proprie foto con strumenti facili da utilizzare come Brushes e Adjustment Presets."

"Aperture 3 centra il bersaglio," ha affermato Jim Richardson, fotografo del National Geographic. "Gli strumenti di elaborazione immagine sono esattamente quelli di cui io avevo bisogno, sono facili da utilizzare e mi danno un livello di controllo che non avrei mai creduto possibile."

"Ho scelto Aperture perché era l´applicativo di archiviazione più potente in commercio, ma ora è anche un incredibile strumento di elaborazione immagine," ha detto Bill Frakes, fotografo della redazione di Sports Illustrated. "Sono impressionato oltre misura dagli enormi cambiamenti operati in Aperture 3."

Aperture 3 ti permette di organizzare grandi librerie di foto con una flessibilità ancora maggiore utilizzando `Projects´ e le nuove funzionalità `Faces´ e `Places´. `Faces´ utilizza l´identificazione e il riconoscimento del volto per trovare e organizzare le tue foto secondo le persone che vi sono ritratte. Puoi visualizzare i volti in tutta la libreria fotografica o vedere solo i volti che appaiono nei progetti selezionati. In una nuova vista che velocizza il processo di organizzazione, Aperture 3 mostra i volti che sono stati riconosciuti ma a cui non è stato ancora attribuito un nome. `Places` ti permette di esplorare le tue foto a seconda di dove sono state scattate, e, come in iPhoto, `Places´ traduce i dati di geocodifica GPS in luoghi più facilmente riconoscibili per l´utente. In Aperture 3, puoi assegnare i luoghi semplicemente trascinando e lasciando le foto su una cartina o utilizando le informazioni sul luogo fornite dalle macchine fotografiche con tecnologia GPS, da dispositivi di tracciamento o dalle tue foto scattate con iPhone®.

La nuova funzionalità Brushes ti permette di aggiungere ritocchi professionali alle tue foto semplicemente dipingendo gli effetti sull´immagine. Aperture 3 include 15 Quick Brushes che effettuano le funzioni più famose come Dodge (Scherma), Burn (Brucia), Polarize (Polarizza) e Blur (Sfoca), senza la complessità dei livelli o delle maschere. Brushes è in grado di rilevare automaticamente i bordi nelle tue immagini per permetterti di applicare o togliere effetti esattamente dove vuoi. Aperture 3 include dozzine di Adjustment Presets (Ritocchi Predefiniti) che applicano uno stile o un look specifico all´intera immagine con un solo click. Puoi creare le tue impostazioni personalizzate o esplorare le tecniche di altri fotografi importando le loro.

Aperture 3 semplifica la condivisione del tuo lavoro con incredibili sequenze di presentazione che integrano foto, audio, testi, e video HD. Puoi selezionare uno dei sei temi ideati da Apple o scegliere le tue transizioni, gli sfondi, i bordi e i titoli, oltre che aggiungere la tua colonna sonora. Puoi esportare le tue presentazioni direttamente su iTunes® per portarle con te su iPhone o iPod touch®. Puoi inoltre condividere fotografie facendone bellissime stampe, creare copertine rigide personalizzate e pubblicare online su siti di condivisione di foto come Facebook e Flickr, direttamente da Aperture 3.

Prezzi e Disponibilità
Aperture 3 è disponibile attraverso Apple Store® (www.apple.it), i negozi retail Apple e i rivenditori autorizzati Apple ad un prezzo Apple Store €199 (Iva incl.) e gli attuali utenti Aperture possono aggiornare il software ad un prezzo di €99 (Iva incl.). Una versione prova di 30 giorni è disponibile per il download sul sito www.apple.com/aperture/trial. Aperture 3 gira come applicativo a 64-bit per Mac OS® X Snow Leopard® sui Mac con processori Intel Core 2 Duo. La lista completa dei requisiti di sistema, i tutorial online e ulteriori informazioni su Aperture 3 si possono trovare su: www.apple.com/aperture.

lunedì 8 febbraio 2010

iPad ed eBook, come da pronostico

Come avevo avuto modo di osservare più volte, al di là delle funzionalità più o meno "produttive" e più o meno "ludiche" (entrambe legate al software in uscita), parlando del lato "letterario" dell'iPad, pare gli sforzi degli editori sembrano andare in una direzione che per forza di cose è stata in parte trascurata sugli eBook-reader con tecnologia eInk.
Al di là degli eBook "classici" (la cui disponibilità in formato ePub sarà comunque una buona cosa) molto si sta muovendo in ambito giornalistico (con Jobs che sta stringendo accordi con tutte le maggiori testare americane) e ricreativo (con diversi fumetti già annunciati e in via di realizzazione). Chissà cosa accadrà qui in Italia...
Colgo l'occasione per segnalarvi un sito tutto italiano dedicato all'iPad: iPadders. Non so se è il primo, ma sicuramente non sarà l'ultimo, visto l'interesse che sta nascendo intorno al nuovo dispositivo di Apple. L'ho scoperto un po' per caso, ma visto che mi è piaciuto volevo segnalarlo anche a voi: se state aspettando l'iPad e cercate notizie nuove ogni giorno, questo è sicuramente un buon punto di partenza.

venerdì 5 febbraio 2010

Manco a dirlo...

Qualche giorno fa parlavo della "presunta" tendenza degli oggetti a rompersi quando si sentono in procinto di essere sostituiti. Manco a dirlo, l'ultima caduta del mio iPod Touch ha provocato la rottura del vetro, rottura che è partita da quello che mi sembrava un gaffio profondo, ma che (a quanto pare) era già una crepa.
Non posso che recitare il mea culpa per la troppa disinvoltura con la quale mi portavo l'iPod sempre appresso, e sempre a rischio caduta, ma in ogni caso (fortunatamente) l'iPod funziona ancora perfettamente. Purtroppo questo non è un buon momento per gli acquisti: con l'iPad in arrivo, e la prospettiva di nuovi processori anche per iPhone e iPod Touch, si preannuncia un salto generazionale che mi dispiacerebbe "mancare" per la fretta di rimpiazzare l'iPod guasto (per non parlare della famosa foto/videocamera).

Si prospettano "lunghi" mesi di attesa :(

Nevica...

Sto scrivendo da casa, mentre guardo la neve che scende copiosa. Sono trattenuto a casa da una serie di motivi che non mi dilungo a spiegare per non annoiarvi, ma tutto sommato non mi dispiace... anzi... Settimana prossima sarò nuovamente in partenza, due settimane (abbondanti) per due mete diverse, intervallate (fortunatamente) da un week-end casalingo.
Stare a casa oggi quindi non può che farmi piacere, e in quest'oretta di relativa tranquillità posso dedicarmi al solito giro sui soliti siti e blog di informazioni sul mondo Apple e sull'informatica... e ancora oggi continuano a "fioccare" commenti sull'iPad, news su nuovi tablet, e via dicendo... c'è il P88 che accusa l'iPad di averlo copiato (scusate, ma che altra forma dovrebbe avere un tablet???), c'è Google che rincorre (o almeno ci prova, visto che il progetto del tablet sembra molto in là a venire... semmai arriverà), c'è quello free, c'è quello che si chiama iTablet, e c'è Amazon che, colpita da Apple, cerca di prepararsi al contrattacco studiando una nuova versione del kindle.
Curioso che prima dell'iPad la maggior parte di questi tablet fossero sconosciuti... vero? In ogni caso credo che buona parte di loro resterà sconosciuta anche in futuro...
Tornando a parlare di Amazon, personalmente non considero l'iPad un eBook reader, e nemmeno credo che questo sia il target principale per il quale è stato pensato da Apple, ma è innegabile che il tipo stesso di dispositivo si presta a svolgere anche questo compito, e Apple non fa altro che cavalcare l'onda del momento, ovvero quella degli eBook. Per inciso, sotto questo aspetto la mia opinione è che l'iPad si presto molto meglio a fare da lettore di fumetti, riviste, e quotidiani (magari "reinventati" in chiave multimediale), ma credo che questo rimarrà solo uno dei tanti scopi di utilizzo dell'iPad. E' però innegabile che, a fronte di un probabile successo di vendite dell'iPad, il numero di acquisti "casuali" di libri (se così vogliamo chiamarli) potrebbe comunque diventare di entità paragonabile, se non superiore, agli acquisti "mirati" di chi di libri ne legge molti su un eBook reader specializzato:

tanti_iPad * pochi_libri >= pochi_kindle * tanti_libri

Quest'equazione devono averla capita, prima di tutti, gli editori, che riuscendo ad accordarsi con Apple per una politica più "libertina" dei prezzi, e una suddivisione 70-30 degli introiti, hanno iniziato ad incalzare Amazon, il suo prezzo fisso di 9,99$, e la sua politica di divisione alla pari dei guadagni (50-50)... il risultato finale è che Amazon è stata "costretta" ad adottare una politica simile a quella di Apple, con buona pace dei lettori che (al di là delle spartizioni interne) si troveranno a dover spendere di più per molti titoli.
Inutile dire che da più parti sono "fioccate" accuse verso Apple, che con la sua entrata in scena ha causato il rialzo dei prezzi degli eBook. Nessuno però ha notato l'analogia con quanto successo nel settore musicale: Apple, con il suo iTunes Music Store (ora iTunes Store) ha detenuto per alcuni anni un monopolio di fatto sulla vendita di musica online, e in quanto tale ha avuto la "forza" di fissare il prezzo a 99 centesimi. Il crescere della concorrenza ha dato più potere alle major, che sono riuscite a strappare la possibilità di variare i prezzi più liberamente (mediamente alzandoli). Con i libri la situazione è grossomodo la stessa, solo che nel ruolo del quasi-monopolista c'era Amazon... il risultato finale è stato lo stesso, ma la colpa se l'è presa nuovamente Apple perché si sa... va di moda criticarla... inutile dire che il prezzo è fissato dall'editore e inutile osservare che gli editori siano stati semplicemente attratti da condizioni più favorevoli (70-30 contro 50-50).
Noi, come utenti e consumatori abbiamo come unica arma quella della scelta: se ritenete che il prezzo del'eBook sia troppo alto, non compratelo, attendete il periodo dele "offerte" o attendete "alternative" più economiche, fosse anche il libro stesso in versione cartacea, che sicuramente è meno impegnativo da portare in spiaggia (anche se con questa neve, mi viene u po' difficile pensare alla spiaggia...)

PS: come d'abitudine in queste occasioni, non aspettatevi aggiornamenti puntuali da qui a 15-20 gg...

giovedì 4 febbraio 2010

Mi serve...? ma quanto mi serve?

A parte i "dettagli" sul supporto a Flash e sull'implementazione del multitasking, una delle critiche più ricorrenti e generaliste che si sentono riguardo l'iPad è che si tratta di un oggetto inutile. A tal proposito ci terrei a fare due o tre considerazioni:
-La prima riguarda la relatività del concetto di "utile": un dispositivo può essere utilissimo per qualcuno e assolutamente inutile per altri... è una questione molto soggettiva che varia in base alle necessità del singolo, necessità che possono essere le più disparate. Tra parentesi, opinione molto personale, considerando il modo in cui molte persone utilizzano il computer (mail, internet, facebook, giochi) l'iPad potrebbe essere molto più utile, semplice, ed economico, di quanto non si possa credere.
-La seconda riguarda il futuro delle applicazioni: l'iPad non è "utile" o "inutile" in sé... al di là delle funzioni di base, l'utilità dell'iPad (così come quella di qualunque computer) sarà funzione delle applicazioni installabili; quindi, come ho già avuto modo di dire più volte, tutto andrà messo in relazione al software in uscita. iWork-Touch ha dato l'input su cosa si potrebbe fare; tra qualche mese vedremo i primi risultati, e ognuno potrà capire se può essere più o meno utile.
-Infine, lasciatemelo dire, ma un oggetto dev'essere per forza utile? Oppure si può comprare solo perché "piace"? Tutti hanno un televisore (diciamo il 99,9% della popolazione italiana), se non due, o più... ma non si tratta certo di un elettrodomestico utile e indispensabile, quale può essere un frigorifero. Molti hanno anche una console, dispositivo che è ancora più inutile (a meno di professionalità legate al mondo videoludico), ma che soddisfa il bisogno di "intrattenimento". E non voglio nemmeno tirare in ballo le altre decine di spese quotidiane sulla cui utilità effettiva si potrebbe quantomeno discutere... Se l'iPad mi piace, so che mi ci posso divertire o che mi può tornare "comodo" (e in tal senso soddisfa un mio bisogno, anche se futile), ed ho la possibilità di acquistarlo... perché non comprarlo? A volte fa be all'umore regalarsi qualcosa di piacevole, anche se non è utile...

PS: questo mio pensiero non vuol certo essere un elogio allo sperpero di denaro... se avete qualcosa in più che vi avanza, prima di spendere i soldi in questo modo pensate anche a chi ne ha bisogno: le possibilità sono molte, che si tratti di adozioni a distanza, medici senza frontiere, onlus di varia natura, associazioni di volontariato, ricerca contro le malattie, ecc... ecc...

mercoledì 3 febbraio 2010

6° senso

Non so se capita anche a voi, ma a volte ho l'impressione che alcuni oggetti (chiaramente inanimati) capiscano quando è giunta la loro ora o quando il proprietario decide di disfarsene. Per quanto mi riguarda, l'esempio più eclatante risale a circa 7 anni fa: quando decisi di cambiare l'auto dovetti aspettare oltre 2 mesi per la consegna, e in quei due mesi la vecchia automobile, dopo 10-12 anni di onorato servizio, iniziò a manifestare il suo dissenso per la rottamazione con diversi inconvenienti (tra cui lo sterzo che si muoveva a scatti e necessitava di una forza da Ercole per curvare).
Qualche anno fa, mentre meditavo di vendere il glorioso PowerBook12", per passare ad un MacBook Pro, misteriosamente si ruppe l'alimentatore (ma fortunatamente riuscii comunque a venderlo visto che era in perfetto stato).
Ora, chi mi segue sa che già da diverso tempo lamento la mancanza cronica di spazio sul mio iPod Touch. Non so ancora se comprerò un altro iPod Touch, un iPhone, o il nuovo iPad, ma da quando questo pensiero si fa sempre più concreto, lo schermo dell'iPod ha manifestato una spiccata predisposizione al graffio: tra i numerosi graffietti di piccola entità, ce n'è uno che essendo perfettamente orizzontale mi distorce una linea di pixel, e un'altro molto più profondo che fortunatamente, in virtù della sua direzione "diagonale", si vede solo a schermo spento. Ciò che più mi preoccupa è che, a parte quest'ultimo (che è il risultato di un "volo" non indifferente), non ho la minima idea di come mi sia fatto questi graffi. Quel che è certo è che, se dovessi comprare un iPad, lo abbinerò sicuramente all'apposita custodia, sperando di limitare i danni... ma ho come il presentimento che quando deciderò di cambiarlo, succederà qualcosa anche a lui...

martedì 2 febbraio 2010

Piacevole sorpresa

Nell'abbuffata di notizie che si susseguono ogni giorno sull'iPad, c'è una cosa che mi era sfuggita, e la cui scoperta rappresenta una piacevole sorpresa. La pagina approntata da Apple per mostrare il design del dispositivo ci dice chiaramente che sarà possibile collegarci la tastiera Apple in Bluetooth. A 'sto punto, tastiera Bluetooth, Dock, ed eventuale monitor esterno renderebbero l'iPad una sorta di computer camaleonte... portabile se serve, fisso (pur con tutti i suoi limiti) al bisogno... Resta solo da attendere iPhone OS 4 per scoprire se, visti i processori più potenti, verrà data la possibilità di eseguire più applicazioni in multitasking (pare ci siano già delle tracce in merito nel nuovo SDK). Altra notizia del giorno, è la scoperta di un alloggiamento per webcam e relative tracce di supporto per videoconferenze (sempre nell'SDK), Quest'ultima notizia mi lascia abbastanza indifferente, ma tant'è... c'è solo da capire "quando" arriverà questa webcam... si dice che verrà inserita solo nel modello 3G, e questo spiegherebbe perché nessuno dei giornalisti abbia notato aloni strani mentre provava l'iPad (i modelli presenti all'evento erano tutti WiFi)

Senza Flash

Chiacchierando dell'iPad sul newsgroup, il discorso è caduto sull più classica delle lamentele, ovvero la mancata implementazione di Flash. Mentre da un lato Adobe prosegue per la sua strada, ed invita i suoi utenti a sviluppare non solo applicazioni per iPhone, ma anche per iPad utilizzando la Flash platform dall'altro Apple insiste nel non volere il supporto per questa tecnologia in iPhone OS (a meno di sorprese nella versione 4...).
Giusta o sbagliata che sia, da qui a qualche anno la scelta di Apple potrebbe rivelarsi vincente: HTML5, WebGL e X3D, stanno spianando la strada per la caduta di Flash, e se un colosso come Youtube (che forse è stato il maggior sostenitore di questa tecnologia) sta sperimentando i video in HTML5, forse per Abobe è arrivato il momento di farsi qualche domanda... tra l'altro, io non ho visto il video del keynote, ma sul newsgroup si accenna al fatto che Jobs, ad un certo punto della presentazione, sia andato su una pagina web dove c'erano dei contenuti in Flash, che ovviamente non sono stati visualizzati. Visto che una presentazione di questo tipo è solitamente preparata nei minimi dettagli, pare strano che si sia trattato di un errore... forse Jobs voleva lanciare un messaggio indiretto per dire che se si utilizza quella tecnologia, si perde una fetta di consumatori, una fetta ancora piccola sul totale delle pagine visitate, ma una fetta consistente se si fa esplicito riferimento al mercato mobile (che, tra parentesi, sta diventando sempre più "importante").
Qui e qui potete vedere qualche esempio di cos'è possibile fare, anche senza Flash.

lunedì 1 febbraio 2010

iPad, biglietto per il futuro

Il mio commento sugli avvenimenti della scorsa settimana (risultati fiscali e presentazione iPad), pubblicato oggi su Punto-Informatico.

Alla luce degli eventi della scorsa settimana, possiamo fare qualche considerazione sull'attuale posizione di Apple nel mercato (il "presente" rivelato dei risultati finanziari) e su come questa potrebbe cambiare nel corso dei prossimi anni (il possibile scenario "futuro" che potrebbe aprirsi grazie al tablet).

Partiamo dai risultati finanziari del primo trimestre 2010, specchio dell'attuale andamento di Apple, e anche (almeno in parte) delle tendenze di mercato (si parla di trimestri "fiscali", per cui gli ultimi 3 mesi del 2009 sono identificati come primo trimestre dell'anno fiscale 2010). Al di là dell'immancabile record sul totale del fatturato, possiamo notare come il periodo natalizio abbia premiato le vendite di computer desktop (+57 per cento rispetto al trimestre precedente, e +70 rispetto allo scorso anno), mentre l'avanzata dei portatili si è un po' arrestata facendo segnare un -6 per cento rispetto all'ultimo trimestre del 2009.

Ciò non significa che il mercato dei portatili stia andando male, visto che il confronto rispetto allo stesso periodo dello scorso anno è in positivo di 18 punti percentuali, ma l'uscita del nuovo iMac (nonostante i numerosi problemi del comparto video e i ritardi delle consegne) ha spostato parte dell'utenza verso l'acquisto di computer fissi. Questo dovrebbe insegnare che i confronti trimestrali sulle singole macchine hanno senso fino ad un certo punto, visto che possono essere fortemente condizionate dall'uscita (o dall'attesa) di nuovi modelli. In ogni caso, complessivamente, la vendita di CPU è aumentata del 33 per cento rispetto ad un anno fa, risultato notevole se pensiamo che lo scorso anno l'incremento era stato "solo" del 9.

iPhone è andato ancora meglio del previsto, raddoppiando di netto le vendite, quindi il calo di vendite degli iPod (-8 punti rispetto al primo trimestre del 2009) può essere considerato fisiologico, visto che chi compra iPhone ha già a disposizione anche un iPod: sommando le vendite passiamo da un totale di 27 milioni di unità, a un totale che si avvicina molto ai 30 milioni, di cui 21 milioni (circa) sono rappresentati da iPod. Non sono noti i dettagli dei vari modelli, ma possiamo immaginare che sia il nuovo iPod nano con videocamera a farla da padrone.

Al di là di tutti questi dettagli, dando un'occhiata ai numeri globali, possiamo notare come il fatturato si stia spostando sempre di più verso il settore consumer dei prodotti Apple, ovvero iPod, iPhone e relativi servizi: se lo scorso anno la vendita di CPU rappresentava il 35 per cento circa del fatturato totale, i primi dati del 2010 indicano che questa percentuale è scesa al 28 per cento e la grossa differenza è data dall'incremento di vendite di iPhone. È normale quindi che Apple concentri i suoi sforzi nella direzione che sembra essere la più redditizia (quale azienda non lo farebbe?), senza per questo trascurare i normali computer: altrimenti non si spiegherebbe il forte incremento di vendite anche in questo settore. Quello che forse meriterebbe un po' più di attenzione è il mercato delle macchine professionali, che vengono aggiornate più di rado (in particolare i Mac Pro, il cui ultimo aggiornamento risale a 11 mesi fa).

In quest'ottica, e pensando all'ultimo nato in casa Apple, è difficile dire quanto iPad sia figlio di questa logica di mercato, o quanto miri a cambiare ulteriormente questa logica inserendosi come punto di forza di un settore (quello dei tablet) che di per sé non è nuovo, ma che Apple sta cercando di reinventare con un approccio completamente diverso rispetto a quanto visto finora (e che non ha dato grossi risultati). Le critiche che stanno inevitabilmente arrivando sono per molti versi le stesse che davano per inutile iPod nel 2001, e come perdente iPhone nel 2007: è presto per dire se sarà o meno un successo, e molto dipenderà dalle applicazioni che arriveranno a supportare le vendite. Anche iPhone, senza AppStore, era poco più di un iPod in grado di telefonare, mentre le vendite sono letteralmente "esplose" quando sono arrivate le prime applicazioni (anche se parte del merito è da riconoscere all'uscita del modello 3G e all'espansione del mercato, visto che inizialmente l'iPhone era venduto solo in USA).

La scelta di un sistema operativo di chiara derivazione da iPhone OS è a mio avviso la soluzione migliore per un dispositivo di questo tipo: una versione "standard" di Mac OSX sarebbe ingestibile con comandi touch, tanto più su uno schermo da 9.7 pollici (una versione standard di Mac OS X potrebbe andar bene su un MacBook Air da 11", macchina che difficilmente verrà realizzata). È vero che la scelta di questo sistema comporta diverse limitazioni, ma è anche vero che lo scopo di un tablet non è quello di sostituire tutte le possibili operazioni che si possono compiere su un desktop: inoltre c'è da considerare che al momento attuale abbiamo visto iPad nelle sue funzioni basilari, mentre le più svariate possibilità di utilizzo arriveranno nei prossimi mesi grazie alla fantasia degli sviluppatori.

Ho parlato di sistema "derivato" dall'iPhone OS, perché al momento attuale è difficile stabilire se il sistema sia esattamente lo stesso: sarà necessario attendere l'uscita di iPad e l'aggiornamento firmware del melafonino per comprendere se, a parità di release, i due sistemi saranno identici. La risposta dovrebbe essere affermativa (a meno di piccoli dettagli), perché la differenza sarà data dalle applicazioni: quelle che abbiamo visto girare su iPad sono diverse da quelle a cui siamo abituati sull'iPhone attuale, e rappresentano un ottimo inizio per dare un'idea di come sfruttare il maggiore spazio a disposizione per realizzare del nuovo software, anche di una certa complessità.

Riguardo la possibilità di utilizzo di iPad come eBook reader, al momento il punto di arrivo non mi sembra ancora ben definito: al di là del fatto che i libri (in formato ePub) saranno inizialmente disponibili solo in USA (vi ricorda qualcosa? qui stiamo ancora aspettando i film sull'iTunes Store...), è difficile dire quali altri contenuti saranno disponibili, e quanto sarà "comodo" leggere un libro sullo schermo dell'iPad (che non è e-ink ma LCD). Personalmente mi pare che iPad sia più orientato ad una lettura meno "impegnativa", come riviste, quotidiani, fumetti: quindi staremo a vedere come si evolverà questa offerta nel corso dell'anno.

Al di là di questo, l'analisi del nuovo SDK fa emergere alcune differenze sostanziali rispetto all'attuale versione di iPhone OS, una su tutte la presenza di uno spazio condiviso da tutte le applicazioni, e accessibile anche dal computer. Si tratta di una caratteristica fondamentale per utilizzare iPad anche in modo produttivo, perché l'utente deve avere la possibilità di accedere ai file creati con iPad (per esempio con iWork touch), caricarne di nuovi, salvare ed editare i documenti ricevuti via mail, scambiarli con un altro dispositivo ecc. Questa è una grande mancanza dell'iPhone OS attuale, e la speranza è che l'arrivo di iPad introduca questi benefici anche sui fratelli "più piccoli".

Tra i miglioramenti attesi c'era il multitasking, ma è destinato a rimanere tra i desideri degli utenti (o perlomeno di alcuni utenti) ancora per un po'. Non dimentichiamo comunque che per iPad si parla di una versione 3.2 dell'iPhone OS, quindi un "semplice" aggiornamento della release attuale: a giugno potrebbe arrivare la nuova versione 4.0, accompagnata da un iPhone con processore più potente, e in quell'occasione potrebbe essere introdotto il multitasking. Infatti, parlando di processori, non possiamo fare a meno di menzionare l'introduzione di una CPU proprietaria realizzata da Apple grazie a PA-Semi: di fatto si tratta di un SOC (System On Chip) composto da un'architettura ARM Cortex A9, con sezione grafica integrata, e controller di memoria.

Sebbene non si tratti di un prodotto completamente proprietario, il chip rappresenta comunque l'intenzione di Apple di realizzare qualcosa di "unico" per i propri prodotti, una scelta che dovrebbe riflettersi prossimamente anche su altri dispositivi portatili quali iPhone e iPod Touch. Se da lì in poi ci saranno altre evoluzioni è quasi impossibile dirlo ora, ma considerando che il mercato si sta rivolgendo in maniera specifica a questi prodotti (come abbiamo visto sopra), è probabile che Apple intenda sviluppare in maniera specifica processori riservati solo a questo settore.

iPad rappresenta una rivoluzione? Il pubblico è spaccato a metà: c'è chi ne è entusiasta e chi prevede un flop. È ancora presto per dirlo, sia perché nessuno può dire di averlo provato realmente, sia perché mancano ancora le applicazioni in grado di sfruttarlo. La vera rivoluzione, come ho già avuto modo di dire, non è tanto nell'oggetto in sé, ma sarà nei contenuti offerti e nel modo di offrirli. È ancora presto per tirare le somme: iPad è un ottimo strumento, con un sistema semplificato ma efficace, un'interfaccia reattiva (a differenza di altri tablet), e un'immensa vetrina per gli sviluppatori. L'iTunes Store, oltre a musica e film, conta ormai 140mila applicazioni per iPhone (che funzioneranno anche su iPad), e a breve applicazioni specifiche per schermi di dimensioni maggiori che, se seguiranno gli esempi mostrati durante la presentazione, potrebbero riservare grandi sorprese. Ma di questo ne riparleremo tra qualche mese.