martedì 15 settembre 2009

Pixelmator

Credo che a tutti gli appassionati di fotografia sia capitato di usare Photoshop o la sua versione consumer, Photoshop Elements; tempo fa avevo fatto anche una piccola recensione, elogiando l'uso della versione "ridotta", che (ad un prezzo molto più contenuto rispetto alla versione pro) contiene un numero di funzioni più che sufficiente per l'utilizzo che ne fa il 90% delle persone normali.
Col passare degli anni il programma simbolo del fotoritocco è diventato però sempre più "elefantiaco", e anche nella versione Elements sono state fatte delle modifiche all'interfaccia che lasciano un po' spiazzato chi era abituato alla Photoshop più "classico".
Il passaggio di Apple alla piattaforma Intel non ha semplificato le cose, visto che chi è in possesso di una versione vecchia, solo PPC, si è trovato penalizzato nelle prestazioni a causa del necessario passaggio per Rosetta. Se per il professionista non è un grosso problema aggiornare il suo parco software (dopotutto si tratta di un investimento), per l'utente comune può essere una seccatura.
Quando ho venduto il PowerBook e iMac G5 per passare al MacBook Pro, non ho nemmeno perso tempo per installare le vecchie release di Photoshop, e mi sono messo a cercare soluzioni alternative, anche perché iPhoto va benissimo per le cose più semplici, ma in certi casi un programma con un pizzico di flessibilità in più dal punto di vista del fotoritocco è indispendabile.
Mi sono sforzato più volte di utilizzare GIMP ma, sarà questione di abitudine, ho sempre trovato l'interfaccia è poco amichevole per i miei gusti, e il fatto che parta sotto X11 non fa che complicare le cose (la versione che dovrebbe girarenativamente sotto Mac OS X, sono riuscito a farla partire una volta, poi mi ha sempre dato errore. Insomma, non me ne vogliano i sostenitori dell'Open Source, ma pur trovando lodevole l'iniziativa, e ottimo (per certi versi) il risultato, credo che GIMP sia lontano anni luce dai concetti di usabilità ai quali mi sono abituato col Mac.
Altri software free, come LiveQuartz o Seashore (che pure ho usato con profitto nell'ultimo anno), sono ancora limitati o un po' grezzi, per cui di fronte a necessità più concrete, mi sono deciso a provare quelle che a mio avviso sono le uniche alternative shareware di una certo spessore: Photoline e Pixelmator. Entrambi i software sono molto validi e per certi versi richiamano lo stile di utilizzo di Photoshop, soprattutto a livello di interfaccia, strumenti disponibili, menù e shortcut. Senza spingermi in una recensione vera e propria dei due prodotti (fate prima a scaricare le rispettive versioni demo e provarle di persona, visto che sono complete di tutte le funzioni per 30 giorni), mi limito a dirvi che alla fine della prova ho optato per Pixelmator. La struttura di menù e comandi è molto più simile Photoshop (in Photoline ho faticato a trovare alcune opzioni), e l'interfaccia è più in linea con Mac OS X, con qualche tocco originale che personalmente trovo molto gradevole.
Pixelmator costa 59 dollari, pari a 43 Euro + IVA. Se siete appassionati di fotografia e cercata un'alternativa a Photoshop per un uso consumer (ma, per certi versi, anche semi-professionale), scaricate demo e provatelo: non ve ne pentirete.

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