lunedì 4 maggio 2009

Psystar: spunta la tesi del complotto

La faccenda della Psystar risale allo scorso anno; per chi ancora non lo sapesse, Psystar vende dei normali PC con una licenza originale di Mac OS X, e una versione modificata dello stesso sistema, che altrimenti non potrebbe essere installato sulla macchina in questione. Al di là dell'ovvia contraddizione che sta dietro questo modo di operare, finché un giudice non si esprimerà in merito alla faccenda, Psystar continuerà a vendere i suoi "Open PC", danneggiando in un certo qual modo Apple.
Proprio sul tema dei presunti danni, Psystar sta facendo orecchie da mercante, dimostrando di non voler collaborare allo svolgimento del processo. Su Punto-Informatico di oggi viene analizzato proprio questo aspetto; riporto:

"[...] Rudy Pedraza [...] ha ripetuto qualcosa come 90 volte nel corso delle sue dichiarazioni che "non ricordava" quali fossero i volumi di affari della sua azienda, quali i margini operativi, le proiezioni di bilancio ecc ecc.
[...] perché Pedraza, responsabile della sua azienda e designato a testimoniare, dice di non conoscere o non ricordare dati tanto importanti per il suo business come i volumi di vendita o i margini garantiti dai suoi prodotti?
[...] Psystar, si domandano gli avvocati, è davvero un produttore legittimo di PC che segue una strada tribolata (e secondo Cupertino illegale) per vendere i propri prodotti, o è piuttosto un mero esecutore di un piano ideato da altri e volto a danneggiare economicamente Apple?"

La tesi del complotto contro Apple sarebbe degna delle migliori sceneggiature fantatecnologiche, e non voglio neanche pensarci, anche se sarebbe un risvolto "intrigante" della questione: se veramente fosse "un piano ideato da altri", non sono molti quelli contro cui puntare il dito... e significherebbe stravolgere il mondo dell'informatica così com'è conosciuto dai comuni utenti.
D'altro canto sarebbe sconvolgente anche un'eventuale sentenza che desse ragione a Psystar: in tal caso Apple dovrebbe mostrare una dinamicità tale da modificare il suo assetto aziendale per abbandonare l'attuale politiche di "chiusura" e cercare di trarre vanatggio dall situazione.
Qualunque cosa succeda, sarà interessante seguirne gli sviluppi nei prossimi giorni.

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