martedì 5 maggio 2009

Prima Android, poi WebOS... arriverà anche Apple?

Abbiamo già parlato delle ambizioni di Android in ambito netbook, anche richiamando articoli di Punto-Informatico. In questi giorni aleggiano nell'aria alcune indiscrezioni riguardo progetti simili da parte di Palm: il nuovo WebOS sembra destinato a far rinascere Foleo, il subnotebook abbandonato da Palm poco prima che venisse alla luce (e guardando il successo che hanno avuto poco dopo gli eeePC di Asus, forse Palm si starà mangiando le mani...).

A differenza di Foleo, che utilizzava una versione ad-hoc di Linux, l'eventuale nuovo dispositivo di Palm sarà basato su WebOS, e questo può essere tanto un punto di forza quanto un punto di debolezza: un punto di forza perché WebOS è un sistema studiato ad hoc per smartphone e dispositivi ultraportatili (e sotto questo punto di vista di avvicina molto di più all'iPhone OS rispetto a quanto non faccia Android); un punto di debolezza perché questa filosofia implica necessariamente lo sviluppo di software nativo, quindi bisognerà vedere quale sarà il supporto delle software house.

Da questo punto di vista, se Apple dovesse realizzare qualcosa del genere (e ne parleremo nei prossimi giorni), partirebbe sicuramente avvantaggiata, vista l'esperienza già maturata con l'App Store e il largo supporto che ha già ottenuto sia dagli utenti che dagli sviluppatori.

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