venerdì 17 aprile 2009

Internet e newsgroup (breve storiella personale)

Quando inizia a navigare in internet (si parla grossomodo di 13 anni fa) utilizzavo un modem Supra Express 33.6, in versione dedicata ai computer Apple e alla loro porta ADB. A quei tempi (un abisso parlando di informatica) internet era molto diversa da ora, e un modem da 33.6 kbps era più che sufficiente per accedere ai contenuti che si trovavano in rete; in ogni caso, in quegli anni, non era possibile per normale utente andare a velocità superiore: i modem a 56k uscirono poco dopo ma comunque non rappresentarono quel grande salto che arrivò poi con l'ADSL.
Navigare tramite modem significava fare una chiamata locale, pagando la cosiddetta TUT, Tariffa Urbana a Tempo, quindi era indispensabile avere un occhio sull'orologio se si volevano evitare bollette elevate (un po' come oggi per chi ha un'ADSL a consumo invece che una tariffa flat). Per motivi a me ignoti, il mio distretto telefonico non applicava la TUT, ma solo uno scatto alla risposta quindi nel mio caso il problema di controllare l'orologio non sussisteva; la pacchia durò solo per qualche anno, perché poi i distretti furono "riclassificati" e anch'io inziai a pagare in base al tempo di colegamento.
In quei primi anni di "navigazione", avere la possibilità di restare collegati ad internet senza problemi di tempo fu un grande vantaggio, che mi permise di approfondire diverse possibilità del collegamento in rete, e una delle cose che affascinò fin dal principio furono i newsgroup, un luogo virtuale dove si ritrovano utenti per discutere insieme di un passione comune, dare consigli e trovare soluzioni a problemi.
Un newsgroup non è un chat: non parla in tempo reale con gli altri;si posta un commento o una richiesta di aiuto, e dopo qualche tempo si torna a controllare se la discussione è continuata o se qualcuno ha trovato risposta ai nostri problemi... e magari si prova anche a dare delle soluzioni agli altri, perché il newsgroup si basa sul reciproco aiuto di tutti i partecipanti. Fondamentalmente un newsgroup è come un forum, però è strutturato a livello internazione e non richiede di passare attraverso un'interfaccia web: si passa utilizzano i cosiddetti "news server" (solitamente ogni provider ne ha uno per i propri abbonati, ma ce ne sono altri free che danno l'accesso a tutti, previa registrazione) che sono tutti sincronizzati tra di loro e che raccolgono i gruppi di discussioni in una gerarchia ben definita. Tutti i gruppi italiani sono sotto la gerarchia it.* che a sua volta ha una o più sottocategorie in base all'argomento trattato. In realtà oggi è possibile accedere ai newsgroup anche attraverso diversi siti web (per esempio google groups), ma la modalità di accesso tramite news server è quella più "pura" e più utilizzata da chi frequenta i newsgroup abitualmente.
Nel mio caso specifico, uno dei newsgroup che ho frequentato da subito (e frequento tuttora) è it.comp.macintosh, abbreviato come ICM per i frequentatori abituali. Da ICM ho imparato molte cose: il Mac è poco diffuso, quindi quando si è in cerca di informazioni o di soluzioni, è molto utile avere la possibilità di rivolgersi ad un gruppo di persone disposta a darti una mano. Se poi il gruppo di persone è eterogeno, con gente di ogni età, di ogni angolo d'Italia, e di ogni professione e competenza (ci sono programmatori, musicisti, grafici, fotografi, amministratori di rete, normali utenti, e chi più ne ha più ne metta), la frequentazione abituale diventa una sorta di "palestra" dove imparare un po' di tutto riguardo l'utilizzo del Mac.
Nel corso degli anni ho visto ICM crescere e incrementare il numero di post giornalieri (fino a diventare uno dei gruppi più attivi di tutta la gerarchia it.*), ho visto cambiare argomenti di discussione e umori dei frequentatori, ho visto utenti arrivare ed andarsene, e ho conosciuto e fatto amicizia con utenti che come me frequentano il gruppo da molti anni.
Purtroppo (e lo dico a malincuore), da un paio di anni a questa parte le cose stanno cambiando; la maggior diffusione del Mac ha portato un maggior numero di frequentatori, e la notorietà che Apple si è conquistata negli ultimi anni (nel bene e nel male) ha portato su ICM qualche elemento di disturbo, gente alla quale non interessa discutere ma vuole solo polemizzare o, peggio ancora, "trolleggiare". Questo ha fatto si che il numero di argomentiinteressanti scendesse drasticamente, a fronte di un incremento dei thread di disturbo, che per un motivo o per l'altro generano discussioni inutili e a volte "litigiose". A seguito di questa situazione, alcuni frequentatori storici hanno abbandonato il gruppo e molti altri, pur frequentandolo, trovano meno stimoli per discutere. Il risultato finale è che dopo molti anni di crescita, che avevano portato ICM ad una media di 10000 messaggi mensili (negli anni 2005, 2006, e parte del 2007), lo scorso anno la media dei messaggi è scesa del 50%, assestandosi intorno ai 5000 messaggi al mese, e quest'anno la tendenza è ancora in discesa.
Personalmente continuo ancora a frequentare il newsgroup, e anche se lo spirito non è più quello di qualche anno fa, confido ancora nel fatto che il buon senso prima o poi prevarrà su chi vuol solo generare confusione.
Nel frattempo, se su ICM non riuscite a trovare risposta ai vostri problemi (o se siete scoraggiati dai troppi thread inutili), potete provare a consulare faqintosh, il sito nato diversi anni fa per raccogliere le FAQ di it.comp.macintosh, e che ospita anche un forum di discussione dove cercare consigli o discutere di tutto ciò che riguarda il mondo Apple.

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