martedì 31 marzo 2009

Nuove tecnologie, scuola e mondo del lavoro

C'è un interessante articolo di Massimo Mantellini su Punto-Informatico di ieri, dove si parla di scuola e nuove tecnologie. Al di là dell'articolo in sè (comunque ottimo, come d'abitudine), c'è questa frase che mi ha colpito:

"Pensate per esempio alla scrittura: quanti adulti oggi nel mondo del lavoro scrivono ormai con la penna? In qualsiasi ambiente professionale, impiegatizio, amministrativo in senso lato, nella stragrande maggioranza di quelle professioni in cui si usava carta e penna oggi, semplicemente, non la si usa più. È una constatazione, non un giudizio di valore sulla penna in sé."

Oltre alla penna, esempio semplice e lampante in quanto sotto gli occhi di tutti, ci sarebbero da tirare in ballo 1000 altri esempi su come è cambiato il modo di lavorare (quantomeno in ufficio), dove ormai quasi non ci si muove senza la conferma di una mail, e tutto passa sempre e comunque attraverso il computer. Addirittura c'è chi passa le sue giornate a rispondendo alle mail, non perché questo sia il suo lavoro (come potrebbe esserlo per chi lavora all'assistenza clienti), ma perché la mail è diventata così omnipresente da rubare tempo alle attività più importanti. Siccome al mondo del lavoro si approda dopo la scuola, ci sarebbe quindi da augurarsi che oltre ad insegnare l'utilizzo delle nuove tecnologie, si "educhi" anche ad usarle senza abusarne, altrimenti ci ritroveremo in un mondo di burocrati digitali dove nessuno produce, ma tutti passano il tempo a scambiarsi mail.

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